Le infinite vibrazioni di György Ligeti

Alessio Elia e il 100° della nascita del compositore ungherese

Nato il 28 maggio 1923, György Sándor Ligeti è stato un compositore d'avanguardia, ma anche un outsider, impegnato nelle correnti principali della musica del secondo Novecento e, al contempo, libero dalle stesse. Di lui è stato detto che la sua fantasia è guidata da un ideale platonico e da una sensibilità chiaramente neo-impressionistica. 

[La mia] è una musica che suscita l'impressione di un fluire senza inizio e senza fine. Vi si ascolta una frazione di qualcosa che è iniziato da sempre e che continuerà a vibrare all'infinito. Tipico di componimenti siffatti è il non avere cesure che l'idea di flusso non consentirebbe. Formalmente questa musica si presenta come un'entità statica. Essa risulta immobile ma solo in apparenza; all'interno di quel permanere, di quella staticità, vi sono impercettibili modificazioni che mi fanno pensare alla superficie di un'acqua nella quale si rifletta un'immagine. Ora la superficie s'increspa lievemente e I'immagine scompare, ma molto lentamente. Quando la superficie torna a essere liscia vi scorgiamo un'altra immagine...
György Ligeti

Ricevuta la propria educazione musicale presso l'Accademia di Musica di Budapest, dove in seguito insegnò, Ligeti si stabilì poi in Austria e in Germania e ottenne un inatteso successo popolare negli Stati Uniti quando Stanley Kubrick inserì alcune sue composizioni nella colonna sonora del visionario 2001: Odissea nello spazio (1968). 

Delle difficoltà della prima formazione di Ligeti (avvenuta tra la II Guerra Mondiale e gli esordi del regime comunista), del suo percorso compositivo (dalla tradizione all’avanguardia e ritorno), della presenza del sacro nella sua musica, del rapporto con il cinema, dei suoi principali interpreti e degli studi sulla sua opera parla, in questa intervista, nel 100° anniversario della nascita, Alessio Elia, compositore, studioso “ligetiano” e revisore del Concerto d'Amburgo.

Alessio Elia (1979), di formazione internazionale, ha studiato composizione in Italia, Ungheria e Germania, diplomandosi all'Accademia Nazionale di Musica Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Giovanni Piazza. Ha seguito corsi di perfezionamento presso la stessa Accademia, l'Accademia Chigiana di Siena, l'Internationales Musikinstitut Darmstadt e l'Accademia Liszt di Budapest. Ha conseguito anche il diploma post-master in Composizione presso la Hochschule für Musik Mannheim, studiando con Sidney Corbett, allievo di György Ligeti, e il dottorato di ricerca con lode presso l'Università di Roma Tor Vergata con una tesi sull'Hamburgisches Konzert di Ligeti (prima monografia completa su questo argomento).
Nel 2010, è stato anche docente di Composizione presso l'Accademia Norvegese di Musica di Oslo. La sua musica è stata eseguita in importanti sale da concerto e festival in tutto il mondo e le sue opere sono state trasmesse da radio e canali televisivi statali, tra i quali Rai Radio 3 e Radio Vaticana.

Il 28 maggio 2023, in occasione del centenario della nascita di György Ligeti, esce il suo libro ‘Hamburgisches Konzert’ di György Ligeti, che comprende la revisione completa della partitura, la correzione dei numerosi errori presenti nella partitura stampata, e due movimenti inediti del Concerto, ritrovati da Alessio Elia presso la Fondazione Sacher (Collezione Ligeti), insieme a tutti gli schizzi preparatori. 

Il Festival Ligeti 100 del Budapest Music Center (dal 22 al 28 maggio 2023) si articola in diversi programmi musicali includendo concerti e conferenze. I maggiori eventi del Festival riguardano l'esecuzione in prima assoluta del Concerto d'Amburgo di Ligeti nella revisione di Alessio Elia, con il Concerto Budapest Ligeti Ensemble diretto da Gergely Vajda (corno solista Szabolcs Zempléni); l'esecuzione di Síppal, dobbal, nádihegedűvel, tra gli ultimi lavori ligetiani realizzata dallo storico gruppo di percussioni Amadinda con Katalin Károlyi come mezzosoprano solista; l'esecuzione di lavori scritti per le celebrazioni del centenario, commissionati a Péter Eötvös, László Vidovszky, György Kurtág (diretti da Vajda e András Keller) e Alessio Elia, il lavoro di quest'ultimo eseguito dall'italiano "Trio K", Manuel Zurria, Francesco Dillon e Emanuele Torquati; il concerto di UMZE, storico ensemble ungherese per la musica contemporanea con brani di Ligeti, Haas, e Lukas Ligeti, figlio del compositore.