Piero Rattalino, l'uomo che sussurrava al piano

Un ricordo del grande musicologo scomparso

Il 6 aprile 2023, ci ha lasciato Piero Rattalino, pianista, musicologo, docente e direttore artistico di numerosi teatri e manifestazioni musicali: il Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova, il Regio di Torino, il Massimo ‘‘Bellini’’ di Catania, il Festival Verdi di Parma, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Tra i suoi saggi restano pietre miliari della musicologia e della storiografia della musica quelli dedicati alle grandi scuole pianistiche, alle forme e ai generi della musica, a Chopin, Liszt, Beethoven, Prokof'ev, Shostakovich, Rachmaninov, Gould, Benedetti Michelangeli.

Rattalino collaborò a lungo anche con la Rai come autore e conduttore di programmi radiotelevisivi dedicati alla musica colta. Nel video proposto, un estratto dal programma Grandi Serate - Concerto Albert e Pollini, trasmesso da Raiuno il 29 agosto 1988, in cui Piero Rattalino introduce il Concerto n. 3 in do maggiore op. 26 per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev eseguito dall'Orchestra Sinfonica della Rai di Torino diretta da Herbert Albert, pianista Maurizio Pollini, il 5 giugno 1967. Il concerto era stato già proposto dalla Rai nell'ambito del programma Musica della controra (1967). Rattalino si sofferma anche - e, come sempre, magistralmente - su dettagli quali la tecnica dell'uso delle mani da parte di Pollini e la mimica di Albert. 

Piero Rattalino era nato a Fossano, in provincia di Cuneo, nel 1931. Aveva studiato pianoforte al Conservatorio di Parma sotto la guida di Carlo Vidusso e, nello stesso Conservatorio, composizione con Luigi Perrachio. Fu titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Milano e, per alcuni anni, di drammaturgia musicale all'Università di Trieste

Negli ultimi anni, la sua ricerca era indirizzata allo studio del pubblico e alla possibilità di farlo avvicinare alla fruizione dal vivo della musica colta. 

Si tratta di colmare i vuoti che si sono prodotti. E non solo. Si tratta di aumentare le presenze, perché già prima della pandemia la massa degli ascoltatori era troppo esigua rispetto alle somme che la collettività spendeva per sovvenzionare la musica dal vivo. In altre parole, si tratta di passare dalla promozione alla divulgazione e, almeno in prospettiva, alla trasformazione della musica dal vivo da piacevole hobby a servizio sociale. Un compito immane. Ma non si può fare a meno di affrontarlo, perché la posta in gioco è molto, molto alta
Piero Rattalino

Nonostante l’età ormai avanzata, Piero Rattalino ha continuato, fino alla fine, a scrivere saggi (l’ultimo consegnato all'editore pochi giorni prima della morte) e a tenere seminari e lezioni-concerto assieme alla moglie, la pianista Ilia Kim


Immagine di copertina tratta da: CON LE NOTE SBAGLIATE Beethoven, Schubert e la visione di Rattalino (docuserie realizzata dal Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo - https://www.raiplay.it/programmi/conlenotesbagliate