Maria Callas: la voce, il gesto, lo sguardo

Intervista a Stephen Hastings

In questa intervista, Stephen Hastings, uno dei massimi studiosi della vocalità nel teatro d'opera, ripercorre le tappe fondamentali del breve, ma così intenso, viaggio artistico e umano di Maria Callas a partire dalla formazione - avvenuta tra New York e Atene – e proseguendo con l’arrivo in Italia (1947) da dove iniziò, effettivamente, la sua straordinaria carriera. 

Lo studioso inglese, il cui più recente saggio è Maria Callas. La formazione dell’artista (1923-1947), Varese, 2023, tira le somme di decenni di ricerche, sottolineando le stratificazioni della personalità artistica di Maria Callas, la sua dedizione allo studio, la potenza dello sguardo, il travaglio generato da un conflitto interiore tra la ricerca della perfezione e una forma di autodistruzione.

Se dovessi individuare due aspetti del carattere unico dell’espressività della Callas, direi la capacità di individuare un timbro diverso per ciascun personaggio interpretato […]; l’altro aspetto è che la Callas è la cantante che esprime, nello stesso tempo, più vulnerabilità di qualsiasi altro soprano nel repertorio operistico italiano pur essendo la più forte in quello stesso repertorio
Stephen Hastings

Infine, alcune note di Hastings sui compositori più congeniali alla Callas – Vincenzo Bellini prima di tutti – la sua eredità e i rapporti del soprano con i direttori d’orchestra, con i registi e con la critica.

Stephen Hastings (Londra, 1957), laureato in Lettere all'Università di Oxford, è critico musicale dal 1982, specializzato negli studi sulla vocalità nel teatro d'opera. Ha collaborato a numerosi quotidiani e magazine italiani e internazionali. Ha partecipato, come membro della giuria, a nove concorsi internazionali di canto e agli International Classical Music Awards. È stato relatore in due importanti convegni dedicati a Maria Callas, organizzati da Settembre Musica (2007) e dal Maggio Musicale Fiorentino (2023).