Giovanni Truppi, Poesia e civiltà

Il Tour del cantautore napoletano

02 Dic 2019 > 23 Gen 2020
Il cantautore e polistrumentista napoletano Giovanni Truppi porta nei locali di tutta Italia le sue canzoni profonde, imprevedibili e mai banali, tratte dal suo ultimo album Poesia e Civiltà,

La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo disco, e io mi sono messo al servizio di questi due principi ispiratori, ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa.

L'album esce per la Virgin/Universal, il primo disco con una major. 

Mi hanno lasciato completamente carta bianca. Sono abbastanza aperti, perché fuori dal loro recinto sono successe delle robe enormi.

L'spirazione è quella cantautorale, il piglio politico. 

Non mi piacciono le categorie ed i generi. Anche un rapper può essere visto come un cantautore. Diciamo che personalmente è un’etichetta che comunque mi si addice, poiché nel mio modo di esprimermi è si presente una grande vena musicale ma prevale sempre l’esigenza umana di raccontare storie e vicende.

Tra i brani, il bisogno di osservare le macerie della società di oggi, a partire dalla prima traccia Borghesia ("Borghesia, sono bastati un paio di secoli/e già sei spazzata via/tra l’incudine e il martello, tra gli schiavi e i padroni")

C’è un libro che mi ha spinto a scrivere questa canzone, ed è “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati. È un libro che parla dell’essere maschio, dell’essere borghese.