La musica di Rai 5: 25 - 29 maggio
Norma, Aida, Macbeth, L'olandese volante e molto altro
Lunedì 25 maggio alle 17.45
C’è Sinfonia di Luciano Berio, una delle pagine che hanno fatto la storia della letteratura musicale del secondo Novecento, al centro del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A interpretare la composizione in cinque movimenti per orchestra e otto voci amplificate sono chiamati gli Swingles, celeberrimo gruppo musicale che il 10 ottobre 1968 eseguì Sinfonia in prima assoluta insieme alla New York Philharmonic Orchestra, sotto la direzione dello stesso Berio. Anche noto come The Swingle Singers, il gruppo – nato in Francia nel 1962 – ha vinto cinque Grammy Award (uno proprio per il lavoro di Berio) e ha all’attivo oltre 50 album.
Il concerto è stato registrato all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino nel 2018, in occasione dei cinquant’anni dalla creazione di Sinfonia. Sul podio il direttore americano John Axelrod – allievo di Leonard Bernstein, a cui Sinfonia è dedicata. Proprio su Bernstein si concentra la seconda parte del programma con Divertimento per orchestra, composto nel 1980 per i cento anni dalla fondazione della Boston Symphony Orchestra, e le musiche per il balletto di Jerome Robbins Fancy Free, che debuttò alla Metropolitan Opera di New York nel 1944 e che fu utilizzato da Alfred Hitchcock nella sequenza iniziale del film La finestra sul cortile.
Martedì 26 maggio alle 17
È dominato da una classicità atemporale l’allestimento della Norma di Vincenzo Bellini firmato dallo scrittore e regista teatrale e cinematografico Roberto Andò.
Andata in scena al Teatro Regio di Parma nel marzo 2001, l’opera – proposta nell’edizione curata da Maurizio Biondi, fedele alla prima esecuzione scaligera del 1831 – e diretta dal Maestro Fabio Biondi alla guida dell’Orchestra Europa Galante. Sul palco sono impegnati il soprano June Anderson nel ruolo del titolo, il mezzosoprano Daniela Barcellona nella parte di Adalgisa, il tenore Shin Young Hoon in quella di Pollione e Ildar Abdrazakov come Oroveso. Le scene sono curate da Giovanni Carluccio. La regia televisiva è di Carlo Battistoni.
Mercoledì 27 maggio alle 18
«Svaniscono, cadono i poveri uomini, alla cieca, da un’ora all’altra come l’acqua da un masso all’altro precipitato in fondo all’ignoto». Sono i versi che concludono lo Schicksalslied (Canto del destino) di Johannes Brahms su testo di Hölderlin. Il concerto è stato registrato nel 2016 all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia è impegnato il direttore tedesco Marc Albrecht, acclamato per le sue interpretazioni di Wagner e Strauss e per il suo impegno nella musica contemporanea. A incorniciare il capolavoro di Brahms – cantato dal Coro dell’Accademia di Santa Cecilia diretto da Ciro Visco – due sinfonie di Robert Schumann: la Seconda e la Quarta. La Sinfonia n. 2 è tradizionalmente considerata paradigmatica dell’eccentricità del sinfonismo di Schumann, nel quale sembrano scontrarsi una debordante ispirazione e i dettami del rigore classico. La Sinfonia n. 4 si spinge oltre, superando le limitazioni dei movimenti tradizionali e sviluppandosi quasi come un unico blocco.
Mercoledì 27 maggio alle 21.15
È firmata da Franco Zeffirelli e diretta da Riccardo Chailly l’Aida di Giuseppe Verdi. Lo spettacolo, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2006, vede protagonisti: Violeta Urmana nel ruolo del titolo, Roberto Alagna come Radamès, Ildikó Komlósi come Amneris, Giorgio Giuseppini nella parte di Ramfis, Marco Spotti in quella del Re e Carlo Guelfi nei panni di Amonasro. Le coreografie dei momenti di danza sono affidate a Vladimir Vasiliev e interpretate da Roberto Bolle, Luciana Savignano e Myrna Kamara. La regia televisiva è curata da Patrizia Carmine.
Giovedì 28 maggio alle 17
Segna l’incontro tra l’arte coreutica e l’Opera dei Pupi siciliani Nudità. Protagonisti il grande coreografo Virgilio Sieni e il cantastorie, attore, regista e puparo Mimmo Cuticchio, due maestri della creazione performativa internazionale, impegnati a realizzare un dialogo che si svolge nel corpo e sul corpo. Andato in scena nel 2018 nell’ambito del RomaEuropa Festival, Nudità gioca sull’interazione tra il mondo inanimato delle marionette e quello perennemente in movimento dei danzatori.
Giovedì 28 maggio alle 21.15
Nero, rosso, crema e oro. Sono i colori che dominano il Macbeth di Giuseppe Verdi messo in scena dalla regista inglese Phyllida Lloyd, nota per i suoi successi cinematografici come Mamma mia! e The Iron Lady. Lo spettacolo, andato in scena alla Royal Opera House di Londra nel 2011, è diretto da Sir Antonio Pappano. Protagonisti sulla scena sono il baritono Simon Keenlyside nel ruolo del titolo, il soprano Liudmyla Monastyrska nella parte di Lady Macbeth, il basso Raymond Aceto come Banco e il tenore Dimitri Pittas nei panni di Macduff.
Venerdì 29 maggio alle 18
È dominato da una grande parete inclinata, che funge sia da specchio sia da fondale per le immagini proiettate, Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) di Richard Wagner che Rai Cultura trasmette su Rai5 venerdì 29 maggio alle 18. Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 2013, è firmato per la regia, le scene e i costumi dal greco naturalizzato francese Yannis Kokkos. Al centro della sua lettura la fedeltà a una concezione intimistica e psicologica dell’opera wagneriana. Mark S. Doss (L’Olandese) e Anna Gabler (Senta) sono i protagonisti della leggenda nordeuropea in cui il capitano di una nave è costretto a navigare sino al Giorno del giudizio. L’Orchestra e il Coro del teatro bolognese sono diretti da Stefan Anton Reck. La regia televisiva è di Arnalda Canali.