La musica di Rai 5: 1 - 5 giugno

La musica di Rai 5: 1 - 5 giugno

Un'altra settimana di grandi concerti

01 Giu 2020 > 05 Giu 2020
La musica di Rai 5: 1 - 5 giugno

Lunedì 1° giugno alle 18 
È interamente dedicato a Beethoven, del quale ricorre quest’anno il 250esimo anniversario della nascita, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il Direttore principale dell’Orchestra Rai James Conlon dirige la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra, facendola precedere da un’altra celebre pagina beethoveniana: la Leonore n. 3, Ouverture in do maggiore op. 72b, terza delle quattro pagine introduttive che Beethoven scrisse per la sua unica opera, Fidelio.
Nell’esecuzione del capolavoro sinfonico-corale, il cui inno An die Freude (Alla gioia) su testo di Friedrich Schiller è diventato il simbolo dell’Unione Europea, sono impegnati anche il soprano Aga Mikolaj, il mezzosoprano Elena Manistina, il tenore Brandon Jovanovich, il basso-baritono Paul Gay e il Coro della Radio Svedese diretto da Peter Dijkstra.
Il concerto è stato registrato nel dicembre 2016, di ritorno da una tournée in Oman, dove l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai eseguì per la prima volta nella storia della Royal Opera House di Muscat uno dei più sommi capolavori della musica occidentale: l’ultima sinfonia di Beethoven.

Martedì 2 giugno alle 18
La bacchetta di Fabio Luisi, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e la voce di Ekaterina Bakanova: sono i protagonisti del concerto nell’Aula del Senato della Repubblica, alla presenza delle più alte autorità dello Stato, registrato in occasione del Natale 2018 in occasione della Festa della Repubblica. Protagonista alla guida dell’Orchestra Rai Fabio Luisi, Direttore musicale del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, dell’Opera di Zurigo, della Dallas Symphony Orchestra, nonché Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese. Vincitore di un “Grammy Award” e dell’“ECHO Klassik”, ha ricoperto importanti incarichi con istituzioni come la Metropolitan Opera di New York, l’Orchestra Sinfonica di Vienna, il Maggio Musicale Fiorentino, la Staatskapelle di Dresda e l’Orchestra della Mitteldeutscher Rundfunk di Lipsia.
Al centro del programma una scelta di brani sinfonici del repertorio operistico italiano, abbinati a pagine per soprano e orchestra di grande bellezza, interpretate dalla giovane russa Ekaterina Bakanova. Si susseguono quindi le sinfonie da Il Signor Bruschino, Cenerentola e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini; il mottetto Exsultate, jubilate KV 165 di Wolfgang Amadeus Mozart; l’Ave Maria dal quarto atto di Otello di Giuseppe Verdi; l’Intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

Mercoledì 3 giugno alle 18.15 
È un raro ritratto di Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del XX secolo. Si intitola “Leonard Berstein reflection” ed è un viaggio attraverso il racconto della sua infanzia, dei primi anni a Boston, della sua formazione ad Harvard e al Curtis Institute. Particolare attenzione è riservata al’influenza di grandi maestri come Reiner, Mitropoulos e Koussevitzky. Prodotto nel 1978 da Peter Rosen, che ne ha curato anche la regia, il documentario si è aggiudicato numerosi premi tra i quali quelli del Miami International Film Festival e del Chicago International Film Festival, oltre al Gramophone Award nel 2010.

Mercoledì 3 giugno alle 21.15
Fa riferimento al detto inglese “an elephant in the room”, un elefante nella stanza, con il quale ci si riferisce all’avere un problema, il grosso elefante che occupa la scena delle Nozze di Figaro messe in scena da Graham Vick all’Opera di Roma nell’ottobre 2018. E oltre all’elefante ci sono anche diversi scheletri, ben nascosti negli armadi, a simboleggiare tutto ciò che i protagonisti sanno ma non vogliono vedere. Sul podio è impegnato Stefano Montanari, che suona anche il fortepiano nei recitativi. Il Conte di Almaviva è Andrey Zhilikhovsky, la Contessa Federica Lombardi, Elena Sancho Pereg interpreta Susanna, Vito Priante Figaro, mentre Cherubino ha la voce di Miriam Albano. Completano il cast Daniela Cappiello come Barbarina, Patrizia Biccirè come Marcellina, Emanuele Cordaro nei panni Don Bartolo, Andrea Giovannini in quelli di Don Basilio, Graziano Dallavalle come Antonio e Murat Can Güvem come Don Curzio.
Le scene e i costumi sono di Samal Blak, i movimenti coreografici di Ron Howell e le luci di Giuseppe Di Iorio. Maestro del Coro Roberto Gabbiani. La regia televisiva è curata da Barbara Napolitano.

Giovedì 4 giugno alle 16.45
È una storica registrazione del 1977 quella dello Stabat Mater di Pergolesi diretto da Gianandrea Gavazzeni. La meravigliosa pagina sacra, su una preghiera tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi, è una meditazione sulla sofferenza di Maria, durante la crocifissione di Cristo. Pergolesi la compose nel 1734 su commissione della laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, in occasione della Settimana Santa. A eseguirla sono chiamate l’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai, con il soprano Jasuko Hayashi e il mezzosoprano Ruza Baldani.

Giovedì 4 giugno su Rai5 
È dedicata alla prima esecuzione mondiale in forma scenica de L’Ange de Nisida di Donizetti la puntata speciale di “Prima della prima”. L’opera, che il compositore accantonò per dedicarsi alla Favorite, è andata in scena al Festival Donizetti Opera di Bergamo nell’autunno 2019, grazie alla ricostruzione della partitura realizzata dalla musicologa Candida Mantica. A Bergamo è stata diretta da Jean-Luc Tingaud, con la regia di Francesco Micheli. Protagonisti Florian Sempey, Roberto Lorenzi, Konu Kim, Lidia Fridman e Federico Benetti. Lo spettacolo si è aggiudicato il Premio speciale al XXXIX Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” 2020.
Dopo “Prima della prima”, la serata musicale di Rai5 prosegue spostandosi nel cuore di Milano, Piazza Duomo, con la Filarmonica della Scala, il suo direttore Riccardo Chailly e il pianista russo Denis Matsuev. Sul podio il Direttore principale della Filarmonica della Scala Riccardo Chailly, che nella seconda parte del programma propone un omaggio a un grande autore russo come Modest Musorgskij con i suoi Quadri di un’esposizione orchestrati da Maurice Ravel.

Venerdì 5 giugno alle 17
È la leggenda del pianoforte Martha Argerich la protagonista del concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappano. Interprete eccezionale per temperamento e personalità, con più di sessant’anni di carriera alle spalle, la grande pianista argentina è legata dal 1979 all’istituzione romana, con cui ha realizzato concerti, tournée internazionali e importanti produzioni discografiche. Nel concerto registrato nell’ottobre 2019, ha proposto uno dei suoi brani favoriti: il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra S 124 di Franz Liszt. Pagina fra le più brillanti, ardue e sfaccettate del pianismo dell’autore ungherese, fu eseguita per la prima volta nel 1855 a Weimar, con Liszt al pianoforte e Berlioz sul podio. Il programma del concerto include due capolavori del romanticismo tedesco come l’Ouverture daEuryanthe di Carl Maria von Weber e la tormentata Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann, presentata al Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione di Mendelssohn nel 1846. Regia televisiva di Andrea Menghini.

Foto © Musacchio, Ianniello e Pasqualini