Il virtuosismo di Vadim Repin

Il virtuosismo di Vadim Repin

Sul podio dell'Orchestra Rai Kazuki Yamada

Il virtuosismo di Vadim Repin
Il virtuosismo assoluto, la versatilità e la passione ardente di una leggenda del violino erede della scuola russa. È il siberiano Vadim Repin, protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai del novembre 2019 all'Auditorium "Arturo Toscanini" di Torino. Un atteso ritorno per il grande violinista russo che, dopo il debutto nel 1995 a soli 24 anni con il Concerto in mi minore op. 64 di Mendelssohn-Bartholdy, è tornato a esibirsi con l’Orchestra Rai altre quattro volte: nel 2005 con il Concerto in re minore op. 47 di Sibelius, nel 2006 con la Symphonie espagnole di Lalo, nel 2011 con il Concerto in re maggiore op. 35 di Čajkovskij e il cameo nel ruolo del violinista cieco in Mozart e Salieri di Rimskij-Korsakov, e nel 2013 con il Concerto “Alla memoria di un angelo” di Berg.
Osannato dal pubblico e dalla critica fin da quando nel 1988, a soli diciassette anni, si impose come il più giovane vincitore del Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles, Repin ha conquistato la scena internazionale in tenerissima età. Insignito del Victoire d’Honneur per la dedizione di una vita alla musica e nominato Cavaliere dell’Ordine francese delle Arti e delle Lettere nel 2010, ha collaborato con le formazioni e i direttori più importanti al mondo. Vastissima e pluripremiata è anche la sua discografia, che include le incisioni dei concerti per violino dei compositori russi Šostakovič, Prokof’ev e Čajkovskij. Alla carriera concertistica trentennale affianca la direzione artistica del Festival Transiberiano delle Arti, che ha fondato nel 2014 a Novosibirsk, sua terra d’origine. 
In apertura di serata Repin interpreta due classici della letteratura violinistica senza tempo. Il primo è il Concerto n. 1 in re maggiore per violino e orchestra op. 19 di Sergej Prokof’ev. Pagina giovanile composta a San Pietroburgo nel 1917 ed eseguita solo sei anni dopo a Parigi a causa della guerra, ha un carattere decisamente lirico che mette in risalto tutte le possibilità tecniche ed espressive dello strumento solista. Il secondo è l’Introduzione e Rondò capriccioso in la minore per violino e orchestra op. 28 di Camille Saint-Saëns. Scritto per il virtuoso Pablo de Sarasate, che lo eseguì per la prima volta nel 1867, è un brano di grande piacevolezza melodica in cui gli effetti del più acrobatico virtuosismo si uniscono a una chiarezza di scrittura cartesiana.
Sul podio dell’Orchestra Rai è chiamato il giapponese Kazuki Yamada, al suo ritorno dopo i concerti del 2018. Direttore principale e artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo e Direttore ospite principale della City of Birmingham Symphony Orchestra, in Giappone è Direttore ospite principale della Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, Direttore stabile della Japan Philharmonic, Direttore musicale e principale del Coro Filarmonico di Tokyo e Direttore musicale della Yokohama Sinfonietta, ensemble fondato da lui stesso quando ancora era studente. Collabora regolarmente con formazioni quali la Staatskapelle di Dresda, la Philharmonia di Londra e l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. In chiusura di serata propone la Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 detta “Scozzese”, l’ultima composta da Felix Mendelssohn-Bartholdy fra il 1841 e il 1842. Concepita a Edimburgo durante il viaggio compiuto tredici anni prima in Inghilterra – epoca dei primi entusiasmi per la maestosa natura nordica, la poesia ossianica e i romanzi di Walter Scott – è una sinfonia di malinconia sognante in cui sono evocati i paesaggi e le brume di Scozia che tanto affascinarono il musicista. 
 
Il concerto, ripreso da Rai Cultura, è stato trasmesso su Rai5 giovedì 13 febbraio 2020. 

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Kazuki Yamada direttore
Vadim Repin violino


Sergej Prokof’ev (1891 -1953) 
Concerto n. 1 in re maggiore per violino e orchestra op. 19 (1916-1917, nuova versione 1923)

Andantino
Scherzo. Vivacissimo
Moderato. Allegro moderato

Durata: 23’ ca.

Camille Saint-Saëns (1835-1921) 
Introduzione e Rondò capriccioso per violino e orchestra op. 28 (1863)

Andante malinconico - Allegro ma non troppo

Durata: 10’ ca

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 Scozzese (1829-1842)

Andante con moto - Allegro un poco agitato - Assai animato
Vivace non troppo
Adagio
Allegro vivacissimo - Allegro maestoso assai

Durata: 40’ ca.

Partecipano al concerto

Violini primi
*Roberto Ranfaldi (di spalla)
°Giuseppe Lercara
Lorenzo Brufatto
Irene Cardo
Aldo Cicchini
Patricia Greer
Valerio Iaccio
Martina Mazzon
Enxhi Nini
Fulvia Petruzzelli
Francesco Punturo
Elisa Schack

Violini secondi
*Paolo Giolo
Valentina Busso
Enrichetta Martellono
Pietro Bernardin
Constantin Beschieru
Roberto D’Auria
Michal Ďuriš
Rodolfo Girelli
Paolo Lambardi
Isabella Tarchetti
Alessandro Conrado
Alessia Menin

Viole
*Luca Ranieri
Margherita Sarchini
Giovanni Matteo Brasciolu
Nicola Calzolari
Riccardo Freguglia
Alberto Giolo
Agostino Mattioni
Davide Ortalli
Clara Trullén-Sáez
Martina Anselmo

Violoncelli
*Pierpaolo Toso
Marco Dell’Acqua
Stefano Blanc
Pietro Di Somma
Amedeo Fenoglio
Michelangiolo Mafucci
Carlo Pezzati
Fabio Storino
Contrabbassi
*Francesco Platoni
Silvio Albesiano
Alessandra Avico
Friedmar Deller
Cecilia Perfetti
Vincenzo Antonio Venneri

Flauti
*Dante Milozzi
Paolo Fratini

Ottavino
Paolo Fratini

Oboi
*Joao Barroso
Franco Tangari

Clarinetti
*Enrico Maria Baroni
Salvatore Passalacqua

Fagotti
*Andrea Cellacchi
Mauro Monguzzi

Corni
*Paolo Armato
Gabriele Amarù
Emilio Mencoboni
Marco Peciarolo

Trombe
*Roberto Rossi
Daniele Greco D’Alceo

Tuba
Matteo Magli

Timpani
*Claudio Romano

Percussioni
Alberto Occhiena
Emiliano Rossi

Arpa
*Margherita Bassani

*prime parti
°concertini
 

Programma di sala