James Conlon sul podio dell'Orchestra Rai. Con lui il pianista Jan Lisiecki

James Conlon sul podio dell'Orchestra Rai. Con lui il pianista Jan Lisiecki

Diretta streaming - giovedì 4 marzo 2021 ore 20.30

James Conlon sul podio dell'Orchestra Rai. Con lui il pianista Jan Lisiecki

Torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai James Conlon, che l’ha guidata come Direttore principale per quattro anni, dal 2016 al 2020. Il suo concerto è stato registrato a porte chiuse all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino giovedì 4 marzo 2021.
Conlon è attualmente Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles, e dal settembre prossimo sarà Consulente artistico della Baltimore Symphony Orchestra. 
 
Assieme al direttore americano è protagonista il giovane pianista canadese di origine polacca Jan Lisiecki, di ritorno con l’Orchestra Rai dopo i successi ottenuti nel 2016 e nel 2018 con i concerti per pianoforte di Chopin. Definito dal New York Times «un pianista che sa fare in modo che ogni nota conti», nel 2013 si è guadagnato un Leonard Bernstein Award al Festival dello Schleswig-Holstein ed è diventato il più giovane artista di sempre ad aver vinto un Gramophone Award. È ospite regolare delle più prestigiose orchestre del mondo e collabora con direttori come Antonio Pappano, Yannick Nézet-Séguin, Daniel Harding e Pinchas Zukerman.
Lisiecki propone il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 16 di Edvard Grieg, scritto nel 1868 mentre il compositore – norvegese – soggiornava in Danimarca. Chiara la derivazione da un capolavoro del pianismo romantico come il Concerto per pianoforte di Schumann, con cui il lavoro condivide la tonalità di la minore, che Grieg ascoltò qualche anno prima a Lipsia nell’interpretazione di Clara Wieck, moglie di Schumann.

La serata si conclude con la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner, opera monumentale composta fra il 1881 e il 1883 che consacrò alla fama universale il suo autore, ormai sessantenne. Centro espressivo della Settima è la profonda meditazione sulla morte contenuta nell’Adagio, che Bruckner scrisse sotto l’impressione della malattia e della scomparsa del venerato Wagner. Sinfonia di assoluto lirismo, manifesta con solennità il temperamento tragico e febbrile dell’ultimo Romanticismo. È eseguita nell’edizione Leopold Nowak pubblicata nel 1954.