L'Orchestra Rai alla Scala per Milano Musica
In programma la prima esecuzione con pubblico di Tre quadri di Francesco Filidei
Filidei è tra i compositori italiani viventi più apprezzati nel mondo, con esecuzioni a Berlino, Monaco, Vienna, Tokyo, New York, Los Angeles, nei festival di musica contemporanea più prestigiosi, e con premi come il Salzburg Music Forderpreistrager, il Prix Takefu, il Forderpreistrager Siemens, la Medaglia Unesco Picasso/Mirò del Rostrum of Composers e il Premio Abbiati.Tre quadri è il terzo concerto per strumento solista e orchestra che scrivo – dice Francesco Filidei – e il primo che vede il pianoforte come protagonista. Mentre gli altri due lavori comportano un solo movimento, probabilmente la grande tradizione propria al concerto per pianoforte mi ha portato a concepire questo lavoro in tre parti di andamento contrastante. Il concerto – prosegue il compositore – inizia con il quadro più ampio: November, un viaggio fra episodi che alternano il pianissimo al fortissimo, il grave all’acuto, il cantabile all’ossessivo. Si prosegue con una Berceuse centrale, dal carattere più intimo e chopiniano (che pur nasconde una struttura algoritmica ferrea). E si termina con Quasi una Bagatella, uno scherzo costruito sul primo movimento del concerto Imperatore dell’immancabile Beethoven.
Tre quadri vede protagonista Maurizio Baglini, pianista dalla brillante carriera sia come solista, sia come camerista, che ha suonato per istituzioni come l’Accademia di Santa Cecilia, la Scala di Milano, il Kennedy Center di Washington e la Salle Gaveau di Parigi. A dirigere è chiamato Tito Ceccherini, apprezzato interprete del repertorio moderno e contemporaneo, che collabora con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony, la Philharmonia di Londra e la Tokyo Philharmonic.
La serata si apre con Un sourire di Olivier Messiaen, commissionato da Radio France in occasione del 200esimo anniversario della morte di Mozart e presentato al pubblico al Théâtre du Châtelet di Parigi nel 1992.
Dopo Tre quadri di Filidei, si prosegue con In cauda III di Franco Donatoni, composto nel 1996 per il 400esimo anniversario della città di Valladolid e terzo capitolo di una serie di composizioni orchestrali legate al proverbio latino In cauda venenum (Il veleno è nella coda).
Chiude il programma Le chant du rossignol, il poema sinfonico che Igor Stravinskij trasse nel 1917 su richiesta di Diaghilev dalla sua prima opera, Le rossignol (L’usignolo), ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen che racconta la storia di un imperatore cinese amante del canto di un usignolo, poi sostituito da un uccello meccanico.
Informazioni e biglietteria: www.milanomusica.org