Pëtr Il'ič Čajkovskij e Wolfgang Amadeus Mozart

Il concerto in 2 battute

Čajkovskij  scrive la sua Prima Sinfonia, nota come Sogni d'inverno, nel 1866, tra frustrazioni, indecisioni e le aspre critiche dei suoi insegnanti del conservatorio di San Pietroburgo; nonostante questo la prima esecuzione a Mosca del 1868 riscuote un notevole successo. Il primo movimento - Sogni di un viaggio d'inverno - dalle atmosfere tipicamente russe, ha un tema magnifico nell'esposizione; il secondo movimento - terra di desolazione, terra di nebbie - è tratteggiato da una profonda nostalgia; il terzo movimento ricalca la forma del valzer per poi giungere alla festa popolare del quarto e ultimo movimento dove Čajkovskij si rifugia per illudersi e consolarsi. Il lavoro ha le ingenuità di un'opera giovanile, ma in esso - come dirà lo stesso autore anni dopo - ci sono freschezze che in opere più mature non si ritrovano
Il Direttore Artistico Ernesto Schiavi introduce il concerto che segna il debutto con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai del pianista Mao Fujita.

La Sinfonia n.1 in sol minore di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nota come “Sogni d’inverno”, chiude la serata in programma all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino giovedì 18 maggio alle 20.30, con replica venerdì 19 maggio alle 20.
Sul podio Alessandro Bonato propone l’Ouverture da "La clemenza di Tito" di Wolfgang Amadeus Mozart. Per il suo debutto con l'OSN Rai Fujita interpreta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore KV 488 sempre di Mozart.

Biglietti disponibili anche online