Šostakovič e Messiaen

Il concerto in 2 battute

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        15 gennaio 1941, nello Stalag di Görlitz, all’interno di una grandissima camerata affollata da un vasto pubblico di internati, viene eseguito di Messiaen il Quatuor pour la fin du temps con strumenti ritrovati sul posto: un pianoforte scordato, un violino amico, un violoncello e un clarinetto. Un capolavoro di musica da camera che si fa testimonianza di quanto la musica, rafforzando lo spirito, possa far sopravvivere il corpo   
        Il Direttore Artistico  Ernesto Schiavi introduce il concerto che l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dedica al Giorno della Memoria, in programma all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino giovedì 25 gennaio alle 20.30, con trasmissione in diretta su Radio 3. La replica di venerdì 26 gennaio alle ore 20 è invece proposta da Rai Cultura in prima serata su Rai5 alle 21.15, oltre che su RaiPlay. Sul podio dell’OSN Rai debutta Dmitry Matvienko.
        La serata si apre con i versi della poesia La fine e l’inizio di Wislawa Szymborska, interpretati dall’attrice Marta Cortellazzo Wiel. Si prosegue con due movimenti dal Quatuor pour la fin du temps che Olivier Messiaen scrisse alla fine del 1940 in campo di concentramento. In chiusura la Sinfonia n. 8 in do minore, op. 65 di Dmitrij Šostakovič, composta nell’estate del 1942, quando i tedeschi stavano definitivamente abbandonando l’Unione Sovietica dopo una guerra di logoramento che aveva lasciato sul terreno ghiacciato dell’inverno russo un numero enorme di vittime.


        Biglietti disponibili anche online

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