Bambini nel tempo: la scuola

L'istruzione. Un dovere o un piacere?

I mutamenti dell’Italia, dagli anni Cinquanta ad oggi, ripercorsi attraverso lo sguardo dei bambini, di ieri e di oggi. Un grande racconto corale costruito con testimonianze preziose, catturate e conservate negli archivi delle Teche Rai, che diventano i tasselli di un grande mosaico

La paura di vivere, la vita, la morte, la difficoltà di crescere sono questi i grandi temi che lo scrittore Ian McEwan affronta nel suo libro The Child in Time (Einaudi 1987). Nel romanzo predomina l’attenzione verso l’età infantile intesa dallo scrittore inglese come un’età magica che segna tutta l’esistenza futura. C'è nostalgia dell’infanzia, il sentimento del tempo che passa, delle cose private che cambiano ma anche di quanto cambi la società nella quale viviamo. Dal romando di McEwan prende il titolo il film documentario che vi proponiamo, diviso in capitoli/temi, in questo speciale. 

Il film Bambini nel tempo, nato da un’idea di Maria Pia Ammirati, è stato realizzato nel 2015 da Roberto Faenza e Filippo Macelloni, prodotto da Rai Teche e Rai Cinema ed è stato selezionato fuori concorso al 33° Torino Film Festival. Si tratta di un viaggio nel tempo e nello spazio, dal Nord al Sud del Paese, scandito da capitoli che rappresentano altrettante tematiche comuni all'infanzia di ogni epoca storica. Il docu-film, realizzato interamente con materiale storico e di repertorio conservato nell'Archivio Teche della Rai, è stato restaurato e digitalizzato a cura del polo tecnologico di Teche Torino.

Nel capitolo dedicato alla scuola si alternano immagini e testimonianze di bambini e ragazzi alle prese con libri di testo e maestri. Il bianco e nero e i grembiulini con il fiocco ci ricordano la realtà dell'istituzione negli anni '60, quando gli insegnanti erano autorizzati a bacchettare sulle mani gli studenti più indisciplinati o a mettere in castigo dietro alla lavagna quelli più somari. Come'è cambiato il rapporto dei ragazzi con la scuola? Oggi i problemi più scottanti sono diventati il bullismo e la discriminazione razziale.