Francesco Montanari a Castel Sant'Angelo
Il terzo atto di Tosca
Francesco Montanari prosegue l'itinerario tra i luoghi di Tosca. Questa volta, l'attore romano ci porta sul punto più alto di Castel Sant’Angelo, dove si svolge il terzo atto di Tosca e, col suo racconto, riesce a farci immergere, profondamente, nell’atmosfera della Roma ottocentesca, oltreché in quella dell’opera pucciniana. Siamo al capitolo finale del dramma. Cavaradossi è recluso in una cella. Tosca entra, gli rivela di aver ucciso Scarpia e gli mostra il salvacondotto firmato da questi prima di morire. Cavaradossi dovrà cadere quando i soldati spareranno con i fucili caricati a salve.
La regia è di Marco Odetto.
La messa in scena della finta fucilazione, però, è, in realtà, un inganno perpetrato da Scarpia per approfittare di lei. Cavaradossi viene condotto sul luogo dell’esecuzione e, quando i soldati sparano, cade. Tosca attende che il plotone si allontani, poi, accorre verso l'amato. Solamente allora capisce che si è trattato di una vera fucilazione. Incalzata dai soldati, che hanno scoperto il corpo di Scarpia, Tosca sale su un parapetto e si getta nel vuoto.Tosca e Caravadossi: Trionfal, di nova speme l'anima freme in celestial crescente ardor. Ed in armonico vol già l'anima va all'estasi d'amor
'Tosca', atto III, Scena tre
La regia è di Marco Odetto.