Maurizio Ferraris, Postverità e altri enigmi

Dalla verità alla postverità

Le persone che stanno sul web e scambiano le proprie opinioni con altre persone che danno loro ragione realizzano una forma di monadicità, rappresentano l'universo a partire da loro stesse. Da qui deriva la postverità: si ha accesso a tutto l'universo e lo si deforma secondo le proprie inclinazioni. La verità non si trova in natura, in natura si trova la realtà; per produrre la verità esiste una tecnica. La postverità fa riferimento a una sfera ontologica estremamente limitata; se invece si riesce a rappresentare una parte più ampia del mondo si è in grado di fare la verità. Maurizio Ferraris ragiona di post verità al Festival della Comunicazione di Camogli nel 2017.

Maurizio Ferraris è nato a Torino il 7 febbraio 1956. Professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). Editorialista di La Repubblica, è inoltre direttore della Rivista di Estetica, condirettore di Critique e della Revue francophone d’esthétique. Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue.
Tra i più recenti: Documentalità (2009), il Manifesto del nuovo realismo (2012), Filosofia per dame (2011), Anima e iPad (2011), Spettri di Nietzsche (2014), Mobilitazione totale (2015), Emergenza (2016), Mobilitazione totale (2016), L'imbecillità è una cosa seria (2016), Filosofia teoretica (2017), Postverità e altri enigmi (2017), Il denaro e i suoi inganni (2018, scritto insieme a John R. Searle).