Siamo quello che mangiamo? Siamo quello che leggiamo?

L'intervento del prof. Antonio Mistretta all'Accademia dei Lincei

In questo video la Conferenza tenuta per la Fondazione “I Lincei per la scuola” il 21 ottobre 2020 presso la sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei dal prof. Antonio Mistretta, Servizio di Comunicazione Scientifica, Istituto Superiore di Sanità, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Dipartimento «G.F. Ingrassia», Università di Catania.
Le fake news sono sempre esistite, a partire dal dialogo fra il serpente ed Eva riportato nel libro della Genesi. Partendo da una rapida disamina storica e letteraria, il relatore affronta il problema dell’information disorder, distinguendo la misinformazione, disinformazione e malainformazione, quali aspetti differenti della medesima problematica.

Nell’era di internet, dove tutti possono scrivere e condividere, le fake news sono viste come il flagello dell’informazione moderna. Le notizie false hanno una spiccata propensione a cambiare le opinioni ed i comportamenti della gente. L’accesso e la libertà di azione sul mezzo online ha portato ad un sovraccarico di informazioni che si susseguono sempre più velocemente e spesso sono in contrasto l’una con l’altra e che ha come risultato un soggetto disorientato e incapace di verificare le informazioni. Per evitare la diffusione del contagio informativo basta che i cittadini e gli operatori dell’informazione si attengano ad alcune regole-base, semplici ma efficaci: verificare la notizia; controllare l’URL; controllare l’autore; controllare la fonte.
Le bufale sull’alimentazione riescono a condizionare tantissime persone nelle loro scelte alimentari. Alcune notizie false diventano così radicate perché vengono ripetute così tante volte nei media che anche siti web affidabili finiscono per segnalarle, e questo costituisce un problema, visto che l'88% degli italiani si affida a internet per avere informazioni su alimentazione e salute.

Come esempio a cui attingere informazioni validate dal punto di vista scientifico e facilmente decodificabili per il linguaggio usato, il relatore segnala innanzi tutto l’Istituto Superiore di Sanità, che ha messo a punto un elenco di “bufale e falsi miti” che circolano sul web legati a questo delicatissimo settore, nel portale ISSalute.
Nella conferenza sono affrontate alcune di queste bufale legate all’alimentazione, anche per quanto riguarda il COVID-19. Un altro esempio di informazione corretta e attendibile è il sito della Fondazione AIRC (Associazione Italian perla Ricerca sul Cancro), soprattutto con i canali social.
Per chiudere l’incontro, trattandosi di un pomeriggio “multidisciplinare”, il prof. Mistretta si riallaccia alla letteratura per giungere alle conclusioni che non conosciamo i signori della disinformazione, ma di sicuro loro conoscono noi: le nostre paure, i nostri pregiudizi, il nostro oscuro desiderio di lasciarci ingannare.