Cosa rimane della Pachamama? Tecnologie geografiche per il monitoraggio della deforestazione amazzonica

Notte Europea della Geografia 2021

In occasione della Notte Europea della Geografia, svoltasi in diretta streaming il 9 aprile 2021, ci si è soffermati su come la pandemia di Covid-19 abbia temporaneamente spento i riflettori su una delle principali crisi del Pianeta: quella ambientale, sempre in corso e che tende a procedere con ritmi accelerati. In questa crisi, la deforestazione in Amazzonia è la metafora di una ferita inferta al “cuore” verde della Terra, in quegli stessi luoghi dov’è nato il culto della Pachamama. Tramite l’uso di satelliti e d’immagini multispettrali, la geografia può rivelarsi decisiva nel monitoraggio del disboscamento amazzonico, come l’evento intende dimostrare ai suoi partecipanti.

In occasione della Notte Europea della Geografia, svoltasi il 9 aprile 2021, il Dipartimento di Lettere e culture moderne e i corsi di laurea triennale in Scienze geografiche per l’ambiente e la salute e magistrale in Gestione e valorizzazione del territorio della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con l'Associazione italiana insegnanti di geografia (ente di formazione per il personale docente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione) hanno partecipato per il quarto anno consecutivo alla manifestazione promossa da EUGEO (Association of Geographical Societies in Europe) e supportata dall'Unione geografica internazionale.
Il tema scelto per il 2021 è Pachamama – Madre Terra, con l’intento di declinare, anche in una prospettiva di genere, argomenti e prassi proprie di iniziative di public geography come questa.
L'evento si è svolto in media partnership con Rai Scuola e Rai Cultura.