Marta Craveri. Mio padre Piero Craveri
Ricordi e testimonianze
Nel video Marta Craveri, Direttrice Ricerca & Internazionale della Fondation Maison des Sciences de l'Homme, intervistata in occasione del Convegno di studi Piero Craveri. Gli studi storici, l’impegno politico, la vita nelle istituzioni, che si è tenuto l’8 e 9 maggio 2025 a Napoli nella sede dell’Università Suor Orsola Benincasa, ricorda il padre, lo storico e uomo delle istituzioni Piero Craveri (Torino 1938 - Roma 2023), parlando della Tavola rotonda di ricordi e testimonianze, che ha presieduto nel corso del convegno.
Alla Tavola rotonda di ricordi e testimonianze su Piero Craveri hanno partecipato Barbara Jatta, Direttrice dei Musei vaticani, Luigi Giannitti, funzionario del Senato, Carlo Iannello, giurista e figlio di Antonio Iannello, compagno di Piero Craveri e di sua madre Elena Croce, in tante battaglie in difesa del patrimonio culturale e dell’ambiente, Andrea Romano, docente universitario, politico e genero di Craveri, specialista del mondo sovietico.
Marta Craveri è una storica specializzata nel lavoro forzato sovietico. Dopo aver completato la sua tesi di laurea in storia presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Italia), sulle forme di resistenza nell'ambiente dei campi di concentramento sovietici del dopoguerra, ha coordinato il progetto ANR "Memorie Europee - Archivi Sonori del Gulag", che ha portato alla creazione di un corpus di testimonianze di europei deportati in URSS, raccolte in Europa centrale e orientale, Francia, Inghilterra e Italia, e alla creazione di un museo virtuale. Come membro del Centro per lo Studio del Mondo Russo, Caucasico e Centroeuropeo (CERCEC), ha pubblicato libri e articoli in francese, inglese, russo e italiano. Attualmente, mentre prosegue la sua ricerca sulla specificità dell'esperienza infantile della deportazione, la sua eredità e la sua memoria tardiva, sta intraprendendo nuove ricerche sul patrimonio della memoria del comunismo, studiando la nascita di musei e memoriali sull'esperienza comunista in diversi paesi europei. Tra le opere: Enfants du Goulag, coécrit avec Anne-Marie Losonczy, Paris, Contemporaines, Belin, 2017, Déportés en URSS. Récits d’Européens au goulag, (co-direzione dell’opera, tradotta in polacco e russo, con Alain Blum, Valérie Nivelon, Paris, Autrement, 2012), Resistenza nel Gulag. Un capitolo inedito della destalinizzazione in Unione Sovietica, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003.
Alla Tavola rotonda di ricordi e testimonianze su Piero Craveri hanno partecipato Barbara Jatta, Direttrice dei Musei vaticani, Luigi Giannitti, funzionario del Senato, Carlo Iannello, giurista e figlio di Antonio Iannello, compagno di Piero Craveri e di sua madre Elena Croce, in tante battaglie in difesa del patrimonio culturale e dell’ambiente, Andrea Romano, docente universitario, politico e genero di Craveri, specialista del mondo sovietico.
Piero Craveri era, oltre che un grande studioso, anche un uomo estremamente socievole e, per quelli che lo hanno conosciuto, molto simpatico. Era naturalmente curioso degli altri, per cui nella vita ha stabilito amicizie molto diverse.
Marta Craveri è una storica specializzata nel lavoro forzato sovietico. Dopo aver completato la sua tesi di laurea in storia presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Italia), sulle forme di resistenza nell'ambiente dei campi di concentramento sovietici del dopoguerra, ha coordinato il progetto ANR "Memorie Europee - Archivi Sonori del Gulag", che ha portato alla creazione di un corpus di testimonianze di europei deportati in URSS, raccolte in Europa centrale e orientale, Francia, Inghilterra e Italia, e alla creazione di un museo virtuale. Come membro del Centro per lo Studio del Mondo Russo, Caucasico e Centroeuropeo (CERCEC), ha pubblicato libri e articoli in francese, inglese, russo e italiano. Attualmente, mentre prosegue la sua ricerca sulla specificità dell'esperienza infantile della deportazione, la sua eredità e la sua memoria tardiva, sta intraprendendo nuove ricerche sul patrimonio della memoria del comunismo, studiando la nascita di musei e memoriali sull'esperienza comunista in diversi paesi europei. Tra le opere: Enfants du Goulag, coécrit avec Anne-Marie Losonczy, Paris, Contemporaines, Belin, 2017, Déportés en URSS. Récits d’Européens au goulag, (co-direzione dell’opera, tradotta in polacco e russo, con Alain Blum, Valérie Nivelon, Paris, Autrement, 2012), Resistenza nel Gulag. Un capitolo inedito della destalinizzazione in Unione Sovietica, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003.