Premi Feltrinelli 2025: Giovanni Modugno
Premio del Presidente della Repubblica
Il 13 giugno 2025, presso l'Accademia Nazionale dei Lincei, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha avuto luogo la consegna dei prestigiosi premi Feltrinelli 2025, noti anche come "i Nobel italiani", e nati nel 1942 grazie all'imprenditore e artista Antonio Feltrinelli.
In occasione della cerimonia Rai Cultura ha realizzato questa intervista a Giovanni Modugno, cui è stato assegnato il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per opere o scoperte concernenti le discipline comprese nella Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Laureato a Firenze in Fisica nel 1995, Giovanni Modugno ha conseguito il diploma di Perfezionamento alla Scuola Normale di Pisa nel 1999. Professore di Fisica della Materia all’Università di Firenze, Associato dal 2005 al 2021 e ordinario dal 2022, è anche ricercatore associato del CNR presso l’Istituto Nazionale di Ottica di Pisa. Modugno ha ottenuto importanti risultati nello studio sperimentale di fenomeni fondamentali della materia con gas quantistici ultrafreddi. Dopo la prima osservazione diretta della localizzazione di Anderson e la realizzazione di un vetro di Bose (Nature 453, 2008) negli anni recenti ha prodotto per la prima volta un sistema con proprietà intermedie tra cristalli e superfluidi, cioè, un supersolido. Questo era stato ipotizzato dai teorici mezzo secolo fa e ricercato, senza successo, nel contesto dell’elio solido. Insieme al suo gruppo di ricerca è riuscito a realizzarlo in un gas quantistico di atomi fortemente magnetici (Nature 569; Nature 574, 2019; Nature Physics 15, 2019). Un ultrasolido ha proprietà straordinarie come la capacità di ruotare senza inerzia e riesce ad organizzarsi come un cristallo senza perdere le caratteristiche di superfluidità, perché la meccanica quantistica gli permette di deformarsi senza attrito diversamente dalla materia ordinaria. Questa fase della materia apre la strada a nuove speculazioni e ricerche di frontiera a livello internazionale, di cui Modugno continua a essere protagonista con il suo gruppo di ricerca, grazie a un nuovo laboratorio aperto a Pisa realizzato a seguito della vincita di un ERC Advanced grant (secondo, dopo l’iniziale Starting grant).
In occasione della cerimonia Rai Cultura ha realizzato questa intervista a Giovanni Modugno, cui è stato assegnato il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per opere o scoperte concernenti le discipline comprese nella Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Laureato a Firenze in Fisica nel 1995, Giovanni Modugno ha conseguito il diploma di Perfezionamento alla Scuola Normale di Pisa nel 1999. Professore di Fisica della Materia all’Università di Firenze, Associato dal 2005 al 2021 e ordinario dal 2022, è anche ricercatore associato del CNR presso l’Istituto Nazionale di Ottica di Pisa. Modugno ha ottenuto importanti risultati nello studio sperimentale di fenomeni fondamentali della materia con gas quantistici ultrafreddi. Dopo la prima osservazione diretta della localizzazione di Anderson e la realizzazione di un vetro di Bose (Nature 453, 2008) negli anni recenti ha prodotto per la prima volta un sistema con proprietà intermedie tra cristalli e superfluidi, cioè, un supersolido. Questo era stato ipotizzato dai teorici mezzo secolo fa e ricercato, senza successo, nel contesto dell’elio solido. Insieme al suo gruppo di ricerca è riuscito a realizzarlo in un gas quantistico di atomi fortemente magnetici (Nature 569; Nature 574, 2019; Nature Physics 15, 2019). Un ultrasolido ha proprietà straordinarie come la capacità di ruotare senza inerzia e riesce ad organizzarsi come un cristallo senza perdere le caratteristiche di superfluidità, perché la meccanica quantistica gli permette di deformarsi senza attrito diversamente dalla materia ordinaria. Questa fase della materia apre la strada a nuove speculazioni e ricerche di frontiera a livello internazionale, di cui Modugno continua a essere protagonista con il suo gruppo di ricerca, grazie a un nuovo laboratorio aperto a Pisa realizzato a seguito della vincita di un ERC Advanced grant (secondo, dopo l’iniziale Starting grant).