Un unico, simbolico abbraccio

Un unico, simbolico abbraccio

Con 'Manon siamo noi', una doppia riflessione nella Giornata contro la violenza sulle donne

Un unico, simbolico abbraccio
Nell’ottobre del 2024, Rai Cultura ha realizzato, in diretta dal Teatro Regio di Torino, un progetto artistico e televisivo di grande respiro: Manon Manon Manon, un’originale produzione che ha messo in scena tre diverse versioni della stessa eroina, secondo Auber, Massenet e Puccini, e poi vincitrici del Premio “Franco Abbiati” come miglior progetto speciale. Un viaggio nel tempo e nei linguaggi — dal teatro alla televisione, fino al cinema — per interrogarsi sul tema del femminile, sulla sua rappresentazione e sulla sua attualità sociale e culturale. 

Dal progetto Manon Manon Manon è nato uno speciale racconto televisivo che vuole portare ai giorni nostri la naturale evoluzione del personaggio femminile di Manon Lescaut, così ben descritto dal suo autore e dalle opere di cui è protagonista, per evidenziare come il cammino per i diritti delle donne sia oggi ancora faticoso e terribilmente oppresso dalla violenza di genere.

Manon è una giovane donna che vuole vivere, amare e sentirsi libera: lotterà e morirà per questo. La ritroveremo in tante declinazioni, così come il regista Arnaud Bernard le ha portate sulla scena. Ma vedremo anche molte altre Manon perché Manon siamo noi è un cammino e una riflessione, dentro e fuori il teatro, che coinvolge alcune donne, che, idealmente, rappresentano una possibile Manon. 

Singolarmente o in gruppo, ciascuna attraversa alcune strade di Torino e si avvicina al Teatro Regio per incontrare le maestranze del teatro e unirsi a loro in un unico simbolico abbraccio per difendere il diritto di essere rispettate nella loro dignità individuale, libertà di espressione e indipendenza. 

Scritto da Barbara Napolitano e Marta Teodoro, regia di Barbara Napolitano, sarà trasmesso da Rai 5, il 25 novembre 2025, alle 10,00, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Nello stesso giorno, lo Speciale di Rai Cultura diventerà anche un’occasione di dialogo accademico: il progetto entrerà, infatti, nelle aule dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Università di Torino, coinvolte in due momenti distinti dedicati agli studenti e alle studentesse del Dipartimento di Scienze Sociali di Napoli e di Scienze della Comunicazione di Torino.

All’Università di Napoli, in contemporanea con la trasmissione tv, Manon siamo noi sarà discusso con Dora Gambardella, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali; Mathieu Jouvin, sovrintendente Teatro Regio di Torino; Antonio Parlati, Direttore del Centro di Produzione Rai Napoli; Lello Savonardo, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione pubblica, sociale e politica – Dipartimento di Scienze Sociali; Barbara Napolitano, regista; Giustina Orientale Caputo, Coordinatrice del corso di laurea in Sociologia – Dipartimento di Scienze Sociali, Università degli studi di Napoli Federico II.

Alle 18.00, toccherà agli studenti e alle studentesse torinesi in collegamento con i colleghi e le colleghe” di Napoli. La proiezione sarà accompagnata dagli interventi di Gabriella Taddeo, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione; Simona Tirocchi, Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi; Guido Rossi, Direttore del Centro di Produzione Rai di Torino; Marta Teodoro, autrice; Barbara Napolitano, regista, in collegamento da Napoli.