27° SUQ Festival. Teatro del dialogo

Porto Antico di Genova

12 Giu 2025 > 22 Giu 2025
Destini in movimento è il tema ispiratore della 27ª edizione del Suq Festival. Teatro del Dialogo  che si svolgerà dal 12 al 22 giugno 2025 al Porto Antico di Genova e in altri luoghi della città. Confermati anche quest'anno il Patrocinio di UNESCO Commissione Nazionale Italiana e quello del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Festival infatti ha la particolarità di essere stato tra i primi Festival in Italia a diventare #plasticfree e a porre in primo piano le tematiche ambientali con le iniziative del progetto EcoSuq.

Ideato da Valentina Arcuri e Carla Peirolero, con la direzione artistica di Carla Peirolero insieme ad Alberto Lasso, il Suq Festival propone un ricco programma di appuntamenti che spaziano  da incontri a workshop, da showcooking a presentazioni di libri, dalle danze alla musica e - cuore della rassegna- il teatro.

In cartellone 12 titoli di cui 3 prime nazionali: Il mare nel cassetto. In viaggio con Franco Battiato di e con Silvia Boschero; Poemi focomelici con Daniele Timpano e la nuova produzione della Compagnia Suq Nel nome una storia. Di adozioni felici, segreti e speranze 

Il 15 giugno (ore 16.00) va in scena Thioro. Un Cappuccetto Rosso senegalese con Fallou Diop e Adama Gueye.

Lo spettacolo nasce in Senegal e reinterpreta la celebre fiaba europea attraverso l’immaginario africano: qui non c’è il bosco, ma la savana; non il lupo, ma Buky la iena. Attraverso un intreccio di lingue, strumenti e ritmi, il pubblico vive un viaggio immersivo nell’Africa nera, tra tradizione orale e nuove contaminazioni

Domenica 15 giugno (ore 21.00 - Isola delle Chiatte) Saverio La Ruina è in scena con Italianesi, una storia italiana dimenticata.

Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania, dove si è insediata la dittatura. Molti di loro rimangono per quarant’anni internati nei campi di prigionia, in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia

Il 16 giugno (ore19.30, alle Chiatte) Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich sono i giovani protagonisti di Strada maestra, una riflessione su come l’uomo interagisce con la natura.

Insieme, hanno viaggiato tra Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Lombardia, Piemonte e Toscana, incontrando contadini, apicoltori, pescatori, guide escursionistiche per imparare dal presente e immaginare una strada verso un futuro in equilibrio con l’ambiente

Prima nazionale il 16 giugno  (ore 21.00 - Piazza delle Feste), Il mare nel cassetto. In viaggio con Franco Battiato di e con Silvia Boschero, in scena con Anaïs Drago al violino ed elettronica e Giua alla voce, alla chitarra e al basso. Una produzione dedicata alla musica e alla poetica di Franco Battiato a partire da “Chi sono io?”, immancabile domanda esistenziale che il cantautore si è posto dall'età di 8 anni, che ha caratterizzato la ricerca di una vita.

Il 17 giugno (ore 21.00 - Sala Trionfo del Teatro della Tosse) Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini portano in scena Stai zitta!, dall’omonimo libro di Michela Murgia, uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso dal linguaggio. Il 18 giugno, all’Isola delle Chiatte, focus sui temi dell'immigrazione e della speranza in Abdoulaye e Mamadou non sono morti, con Abdoulaye Ba, Siaka Conde, Dario Villa, la danzatrice Bintou Ouattara e la cantante Camilla Barbarito.

Abdoulaye è un giovane senegalese in fuga da Dakar che si ritrova su un gommone alla deriva nel Mar Mediterraneo in cerca di un futuro migliore in Europa

Il 19 giugno (ore 21 - Isola delle Chiatte), prima nazionale di Poemi focomelici, con i versi, la gestualità e la voce di Daniele Timpano. Un’autobiografia in versi, quel che resta del mezzo secolo di vita del suo autore e di oltre quarant’anni di scrittura compulsiva. Venerdì 20 giugno, il teatro entra alla Chiesa di San Pietro in Banchi per la messa in scena di Piccolo canto di resurrezione di e con Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera e Swewa Schneider.

Cinque donne descrivono la Loba, una vecchia, figura ancestrale di donna selvatica fa da confine e tramite tra ciò che è vivo e ciò che è morto, tra ciò che è desueto e ciò che anela alla Resurrezione. 

Il 21 e 22 giugno, alla Chiesa di San Pietro in Banchi infine, il nuovo spettacolo di Suq Genova Festival e Teatro, presentato in prima nazionale Nel nome una storia. Di adozioni felici, segreti e speranze, ispirato al libro Ti racconto com’ero di Emilia Marasco (Il Canneto). Interpreti Irene Lamponi e Carla Peirolero per la regia di Marcela Serli.

Il racconto in parallelo di due storie vere, quella di una bambina arrivata dall’Etiopia che, a 5 anni, lascia un paese in povertà e in guerra per trovare in Italia una madre, un padre, un fratello, una casa. E quella di Maria, una bambina abbandonata in un brefotrofio di Savona nel 1925, che viene adottata da una famiglia di contadini, ma non riuscirà mai ad acquisirne il cognome e a scuola sarà sempre la figlia di N.N. Il racconto di due donne, la madre di Saba e la figlia di Maria (in scena e nella realtà Carla Peirolero), abbraccia altre storie, anche quelle vicine a noi, di minori di origine straniera che nell’affido e nell’adozione possono trovare un riscatto e un approdo

La rassegna si conclude il 27 giugno al Museo Preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia con Ogni luogo è un dove di e con Marco Aime, antropologo, in scena con Eleni Molos al canto e Massimo Germini alla chitarra e al canto.

Un viaggio nello spazio per raccontare quanta strada calpestano gli uomini per attraversare cieli, muri, deserti e mari, per affermare il proprio diritto e il desiderio di vita; in un luogo simbolico, alla frontiera con Francia, dove ogni giorno migranti tentano di attraversare un confine, spesso a rischio della vita 

Altro punto forte del SUQ Festival è l’offerta di prodotti tipici di tante gastronomie: al Suq si può gustare la cucina senegalese, indiana, peruviana, messicana, vegana, siriana, araba, nordeuropea, mediorientale, sud est asiatica, tunisina.

Per tutte le informazioni e il PROGRAMMA del Festival consulta il Sito Suq Genova

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