La cura "percorso di pace"

La cura "percorso di pace"

XXII edizione dei Dialoghi di Trani

21 Set 2023 > 24 Set 2023
La cura "percorso di pace"
La cura come “pratica quotidiana al servizio del bene comune” per ridisegnare la qualità della vita è il tema della XXII edizione de I Dialoghi di Trani che, dal 21 al 24 settembre, porterà  nei palazzi e nelle piazze del porto di Trani pensatori di diverso orientamento per aprire un confronto su esperienze ed esigenze di cura maturate in ambito medico-sanitario, scientifico, ambientale, politico-sociale, didattico, etico-filosofico, letterario, artistico, facendo interagire la pluralità dialogante delle diverse voci.   
Il viaggio intorno a questo grande tema è partito a giugno da Trani con Dacia Maraini, proseguito a Malta, dove l’Istituto Italiano di Cultura de La Valletta ha ospitato il 15 giugno un’anteprima internazionale de I Dialoghi di Trani, che fa seguito all’evento dello scorso anno organizzato presso l’ICC di Parigi. A Malta su “La cura delle emozioni” hanno dialogato la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari e la regista Maria Guidone, premiata con la Miglior Regia (sezione cortometraggi) alla Settimana della Critica della 79esima Mostra del cinema di Venezia e candidata ai David di Donatello. 

A Trani, durante le date del festival, sarà paese ospite la Romania, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Romania di Roma, e sarà presente per la prima volta anche la Repubblica di Moldova

Dal 21 al 24 settembre i Dialoghi torneranno ad animare i palazzi e le piazze del centro storico di Trani e fulcro della manifestazione sarà la spettacolare Piazza Quercia, affacciata sul mare e con vista sulla Cattedrale.
Tra i protagonisti della XXII edizione ci saranno: Lucia Annunziata, Enzo Bianchi, Edith Bruck, Mario Calabresi, Sabino Cassese, Claudio Cerasa, Gianfranco Viesti, Guido Tonelli, Telmo Pievani, Farian Sabahi, Giuseppe Sarcina, Eraldo Affinati, Marco Tarquinio, Giovanni Grasso, Vittorio Lingiardi, Gianpaolo Donzelli, Andrea Montanari, Malika Ayane, Luisa Ranieri, Chiara Francini, Giorgio Zanchini, Roberto Battiston, Pietro Del Soldà, Piero Dorfles, Ana Blandiana, Egidio Ivetic, Alessandra Spada, Luca Steinmann, Massimo Bray, Licia Troisi,  Marcello Spagnulo, Gianfranco Viesti, Antonio Funiciello, Cristina Battocletti, Giovanna Zucconi, Giovanni Bianconi, Marco Paolini, Antonella Agnoli, Mario Cucinella, mons. Francesco Savino, Luigino Bruni, Giuliano Foschini, e tanti altri.

Oltre ad essere un principio scolpito nella nostra Carta costituzionale, nel diritto internazionale e più di recente nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, la cultura della cura è anche “percorso di pace”, come si legge nel messaggio diffuso da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 2021.
In questo messaggio del Santo Padre, la cultura della cura è descritta come “impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti” e come “disposizione ad interessarsi, a prestare attenzione, alla compassione, alla riconciliazione, al mutuo soccorso e all’accoglienza reciproca”, al fine di debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente.
 

La potenza e la ricchezza della parola cura si dispiegano nella varietà delle sue declinazioni che investono la sfera personale, emotiva, e quella sociale e pubblica. Le relazioni improntate alla cura sono fondamentali per il sussistere della convivenza umana e i campi di applicazione della cura investono praticamente tutte le attività umane. La cura è tensione e azione, è un’attenzione che si traduce in un fare. Esseri viventi, cose, processi che hanno bisogno di un sostegno divengono oggetto di cura. Per mantenere, sostenere il mondo in cui viviamo è necessaria la cura, che si pone dunque anche il compito impegnativo di riparare quanto è stato danneggiato dall’essere umano, affinché il pianeta sia ancora vivibile per le generazioni future, e di governare crisi ecologica, sanitaria, sociale e economica. In questo senso il bisogno di cura si lega al principio di responsabilità per delineare prospettive all’altezza delle sfide poste alla nostra umanità. 
Rosanna Gaeta, direttrice artistica dei Dialoghi