"Il canto di Ulisse" di Primo Levi

"Il canto di Ulisse" di Primo Levi

Un reading-concerto all'Off Off Theatre di Roma

21 Feb 2022 > 21 Feb 2022
"Il canto di Ulisse" di Primo Levi

Nel mio scrivere, nel bene o nel male, sapendolo o no, ho sempre teso a un trapasso dall'oscuro al chiaro, come (mi pare che lo abbia detto Pirandello, non ricordo più dove) potrebbe fare una pompa-filtro, che aspira acqua torbida e la espelle decantata: magari sterile.
Primo Levi

Dopo il debutto al Festival di Todi 2019, arriva a Roma per la prima volta Il canto di Ulisse, reading-concerto dai testi di Primo Levi L’ultimo Natale di guerra e Se questo è un uomo, che vede protagonista Roberto Herlitzka, accompagnato da Stefano Santospago e dai musicisti Alessandro Di Carlo al clarinetto e Alberto Caponi al violino. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Diritto e Rovescio con la curatela registica di Teresa Pedroni, era stato concepito in occasione del Centenario della nascita di Primo Levi, nel 2020, ma rimandato a causa della pandemia. 

La rappresentazione si svolgerà in un'unica data, il 21 febbraio 2022, all'Off Off Theatre di via Giulia a Roma: un sentito omaggio alla memoria interpretato da uno dei più grandi attori teatrali italiani.

L’ultimo Natale di guerra è una raccolta di vari racconti “dispersi”, scritti da Primo Levi tra il 1977 e il 1987 per diversi giornali-riviste, editi postumi, Il canto di Ulisse è invece, all’interno dell'opera “Se questo è un uomo”, l’episodio in cui più intensamente e consapevolmente i personaggi si elevano al di sopra dell’atmosfera del lager con versi, quelli dell'Inferno di Dante Alighieri, che hanno il potere di evocare un mondo di spazi aperti, orizzonti sterminati, mari e montagne familiari, oltre il confine dei lager. Ulisse è l’uomo che esprime una delle sue aspirazioni più alte, il desiderio di conoscenza: 

Considerate la vostra semenza: / Fatti non foste a viver come bruti, / Ma per seguir virtute e conoscenza 

La regia de Il canto di Ulisse ha immaginato un viaggio in cui il protagonista, Primo Levi, racconta momenti del suo vissuto tragico nel lager con una grande limpidezza, animato da un grande sentimento di pietas per tutti i suoi compagni,” i sommersi”.

Sono frammenti di ricordi di vita del lager vissuta con quel 174517 marchiato sull’avambraccio sinistro di cui Primo Levi si è reso testimone con la sua opera letteraria per salvare la memoria di tutta l’umanità dal  “Male”: ricordare per noi non dev’essere solo uno strumento culturale, ma un dovere morale: in questo momento storico più che mai
Teresa Pedroni

Tutte le informazioni sul sito  http://off-offtheatre.com

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