Il Cortile di Francesco 2025
Assisi - Sacro Convento e Basilica di san Francesco
L’edizione 2025, intitolata Creazione, si inserisce nell'ambito del grande centenario francescano articolato in quattro anniversari: l’approvazione della Regola bollata e la prima rappresentazione del Natale di Greccio nel 2023, l’impressione delle stimmate nel 2024, la stesura del Cantico delle Creature, che si celebra appunto nel 2025. L'appuntamento con il transito di Francesco è fissato per il 2026. In programma conferenze, lectio, tavole rotonde, spazi di riflessione, testimonianze e molto altro. Il 6 settembre (ore 18.00) un'anteprima con la tavola rotonda Come comunicare nuove energie creative che si terrà nella Sala della Pace, del Sacro Convento.Crediamo infatti che la fraternità – che è in qualche modo l’eredità per eccellenza di san Francesco d’Assisi – sia non solo un sentimento ma un’autentica espressione culturale che può entrare in dialogo fecondo con ogni sapere e competenza, con ogni cultura e sensibilità
Il Cantico di frate sole condensa al suo interno molti valori e simboli: la contemplazione, l’amore per Dio e per il creato percepito come un dono, l’arte, la creatività, la lirica e la poesia, la cura delle relazioni, la dimensione dossologica degli uomini che coinvolgono il mondo in questa lode, una finalità pastorale/parenetica, e, infine, il tema dell’estasi nella bellezza, che non va intesa tanto come corrispondenza formale/ideale a dei canoni estetici già prestabiliti.Il fil rouge del centenario della stesura del Cantico delle Creature (1225-2025) offre l’opportunità per riflettere, fare esperienza e celebrare, intorno a tre parole chiave: bellezza, armonia e creatività, per continuare ad esplorare il terreno di dialogo e arricchimento reciproco che caratterizza il Cortile di Francesco sin dal principio
La bellezza che emerge dal Cantico è piuttosto l’armonia che nasce da un processo di radicale accoglienza della realtà nel suo complesso. In questo modo perfino il “male fisico” (infermità e tribolazioni) il male morale (le ingiustizie e i torti che si sono subiti), attraverso il perdono e l'accettazione, diventano l’occasione per la beatitudine; addirittura la morte viene sperimentata come sorella, come amica
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