RomaEuropa-Festival 2019 - 34a edizione

17 Set 2019 > 24 Nov 2019
Due mesi di spettacolo – dal 17 settembre al 24 novembre 2019 - oltre 126 eventi fra danza, teatro, musica, arti digitali e kids dislocati in 20 spazi della Capitale con 377 artisti protagonisti. L’edizione 2019 del RomaEuropa Festival si inaugura il 17 settembre, con l’opera Furia della coreografa brasiliana Lia Rodrigues, per la prima volta al REF.  

Il REf19 che riparte dal bilancio positivo. Lo scorso anno abbiamo registrato quasi 70mila presenze, soprattutto under 34, con un tasso di istruzione alto che conferma come si riesca a far incontrare il pubblico e i progetti, anche complessi, degli artisti
Fabrizio Grifasi, Direttore Generale e Artistico Fondazione Romaeuropa

E se la partecipazione del pubblico anno dopo anno si consolida e si rinnova, è anche merito di un ricchissimo cartellone articolato che attraversa tutti i generi artistici. 

La sezione dedicata alla danza propone, dopo la Rodriguez, Bruno Beltrao con il suo Grupo De Rua (dal Brasile), l’addio alle scene dell’anglo-bengalese Akram Khan, Jesús Rubio Gamo e la compagnia ungherese Forte che racconta la morte di Borromini nelle sale di Palazzo Falconieri sede dell’Accademia d’Ungheria. Da non perdere il ritorno dopo 25 anni di William Forsythe con i suoi danzatori storici (il 30 e il 31 al teatro Olimpico), il visionario Aurelien Bory, i lavori di Merce Cunningham riallestiti dalla sua ex ballerina Jeannie Steele e la sezione Dancing Days dedicata alla danza europea con Arno Schuitemaker (Olanda). Ci sono anche Chiara Taviani ed Henrique Furtado Viera (Italia-Portogallo), Hamdi Dridi (Tunisia) sul rapporto fra padre e figlio, Elena Sgarbossa (Italia), Andrea Dionisio (Italia), la compagnia Kor’sia (Spagna) e i Leoni d’Argento alla danza 2019 Théo Mercier e Steven Michel (Francia).

Per il teatro, debutta al REf19 il francese Cyril Teste che porta in scena l’attrice icona Isabelle Adjani per rileggere il cult Opening Night (La notte della prima) di Cassavetes, e lo svizzero Milo Rau con una rilettura dell’Orestea di Eschilo a Mosul.
Inoltre, Julien Gosselin che interpreta Falce e Martello di Don Delillo, Ascanio Celestini in uno spettacolo sulle barzellette, il nuovo allestimento de La rivolta degli oggetti, spettacolo simbolo della sperimentazione teatrale italiana con Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari, riuniti sotto il nome della Gaia Scienza. E ancora, Jan Fabre, l’italiano Lino Musella, lo spettacolo circense James Thierrée, senza dimenticare la sezione Anni Luce, presentata al Mattatoio di Testaccio.

Molto stimolante anche la selezione musicale con tanti appuntamenti all’insegna della contaminazione fra sonorità contemporanee, elettroniche, rock, jazz o pop post-world.
Fra gli eventi, le sorelle pianiste Katia e Marielle Labèque con Bryce Dessner dei The National per un programma musicale fra minimalismo e rock; Vanessa Wagner e Murcof per le pagine musicali più importanti del Novecento e ancora Lubomyr Melnyk, Craig Leon, Lucia Ronchetti, il Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista. In cartellone anche Diaspora, un nuovo ciclo di doppi concerti con artisti emergenti noti in Europa ma costretti a lasciare il loro paese d’origine.

Per le arti visive, consistente la presenza degli fiamminghi tra cui l’artista visivo Hans Op De Beeck. Romaeuropa presenta anche tre opere dall’artista africano Pascale MarthineTayou. La mostra The Rythm of the brain curata da Achille Bonito Oliva e Melania Rossi e prodotta dalla Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture per Palazzo Merulana, in collaborazione con Galleria Magazzino, ospita opere inedite di JanFabre, video di alcune sue celebri performance, e opere realizzate ad hoc. 

Info e programma completo di REf19 sul sito romaeuropa.net