Spoleto66

Spoleto66

L'arte al cuore dell'Italia

23 Giu 2023 > 09 Lug 2023
Spoleto66
Il Festival delle arti performative più antico d’Italia alza il sipario sulla sessantaseiesima edizione e trasforma ancora una volta Spoleto nella città delle arti.

La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera di un luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori, mettendo in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali. 

Al centro della programmazione artistica il dialogo tra le discipline e la contaminazione tra i generi mettendo il pubblico di fronte a esperienze innovative e non convenzionali. Convivono le due grandi orchestre in residenza, entrambe eccellenze internazionali, quella del Festival di Budapest diretta da Iván Fischer, impegnata quest’anno in una nuova produzione d’Opera, e quella dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con i direttori Jakub Hrůša e Antonio Pappano per i due concerti sinfonici di apertura e chiusura. Intorno a loro ruotano gli appuntamenti da camera di mezzogiorno che coinvolgono oltre ai musicisti della Budapest anche quelli dell’Orchestra da Camera di Perugia per un ciclo tutto dedicato agli animali nella musica.

Il rapporto tra l’uomo, la natura e le altri specie viventi sul pianeta attraversa tutto il programma che si interroga sui sentimenti delle relazioni umane, amore e morte, identità e diversità, giustizia e discriminazione.

La nuova produzione di Pelléas et Mélisande di Claude Debussy firmata Iván Fischer e Marco Gandini si accompagna a un cast di altissimo livello e completa un cartellone in cui compaiono nomi di artisti quali Silvia Costa e Laetitia Casta con due nuovi progetti di teatro musicale. Emergono le grandi voci di Rhiannon Giddens e di Imany, il virtuosismo di Cameron Carpenter all’organo, l’elettronica di Max Cooper, con una performance live audio-video, e il timbro graffiante dell’artista afroamericano Lonnie Holley accompagnato dal duo Nelson Patton.

Per la sezione danza il progetto di Benjamin Millepied con Alexandre Tharaud, che vede il ritorno del coreografo alla danza in assolo, si accompagna a due nuove produzioni firmate Sharon Eyal – Gai Behar, Into the Hairy con i costumi Christian Dior Couture, e Marie Chouinard con il nuovo «M». Al Teatro Romano arriva Marco Goecke mentre l’étoile Fernando Montaño reinterpreta le metamorfosi kafkiane con un gala di danza. L’innovativo duo Jonas&Lander gioca la sua carta bianca con tre spettacoli.

Il teatro guarda ai registi e agli interpreti italiani: Leonardo Lidi affronta Zio Vanja nella sua seconda tappa della trilogia su Čechov, Antonio Latella mette alla prova gli allievi della Accademia Silvio d’Amico con un omaggio a Massimo Binazzi, Luca Marinelli e Fabian Jung interrogano la scimmia di Kafka, Silvio Orlando è interprete in Ciarlatani da Los Farsantes del drammaturgo spagnolo Pablo Remón mentre Alessandro Baricco porta in scena Tucidide con Stefania Rocca e Valeria Solarino, accompagnato dalle musiche di Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e dei 100 cellos. Sergio Blanco approda al Festival con la sua Divina Invención mentre prosegue il progetto con i detenuti della Casa di reclusione di Maiano.

Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte e mostre. L’artista Enzo Cucchi firma il manifesto ufficiale della sessantaseiesima edizione. Si rinnova il percorso espositivo Sulle tracce di Gian Carlo Menotti che racconta la storia del Festival attraverso il patrimonio di costumi, oggetti, fotografie e documenti provenienti dall’archivio storico del Festival e dal progetto di valorizzazione del patrimonio immateriale.
Prosegue il sodalizio con Rai per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione aderendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Anche quest’anno il Festival ospita la rassegna teatrale e i laboratori organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e la rassegna di La MaMa Spoleto Open che raccoglie le esperienze dei più talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama internazionale.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO: www.festivaldispoleto.com