La materia in condizioni estreme

Gianni Profeta

I superconduttori, materiali capaci di far passare corrente senza opporre nessuna resistenza elettrica, cioè senza dissipare energia, tramite le simulazioni della Fisica Computazionale possono essere sottoposti a condizioni estreme come le pressioni raggiunte nel centro del nucleo terreste o rendendoli sempre più sottili, fino a farli diventare un singolo strato atomico, bidimensionali.

La materia in un universo in due dimensioni (larghezza e profondità ma senza l'altezza) in quale modo si comporterebbe?

Tutto è cominciato con un gruppo di ricercatori di Manchester nel 2004: prendendo un pezzetto di grafite e un rotolino di scotch, hanno realizzato un materiale bi-dimensionale fatto di atomi di carbonio, il grafene (Nobel per la fisica nel 2010) che ha proprietà talmente straordinarie da rivoluzionare la tecnologia attuale.
Il grafene ha aperto la strada e recentemente si è "interrogato" un super-computer su quali potessero essere altri nuovi materiali in forma bi-dimensionale. Ne è venuta fuori una lista di oltre 500 materiali, la cui sintesi è iniziata e nuove ed importanti sorprese tecnologiche ci potrebbero attendere.
Ne parla Gianni Profeta, prof. di Fisica Teorica della Materia dell'Università degli Studi dell'Aquila.