Paolo Prati: lo studio del particolato atmosferico

Dal Festival della scienza di Genova 2019


Il particolato atmosferico, noto con i termini PM10, PM2.5 e indicato impropriamente con il nome di polveri sottili, è uno degli inquinanti meno conosciuti. Si sa poco dei suoi effetti sulla salute, sull’ambiente, sul clima globale, ed è complesso mantenerne i livelli entro i limiti al momento individuati come sicuri per l’uomo. Lo studio del particolato e delle sue origini è indispensabile: è collegato al miglioramento della qualità dell’aria e al contenimento dei cambiamenti climatici. Ne abbiamo parlato con Paolo Prati, professore associato di Fisica applicata all’Università di Genova e collaboratore INFN, in questa intervista realizzata da Rai Cultura durante il Festival della scienza di Genova 2019, contestualmente alla conferenza: Nell'aria che respiro. Lo studio degli elementi inquinanti nel particolato atmosferico.

Paolo Prati è professore associato di Fisica applicata all’Università di Genova e collaboratore INFN. È stato uno dei pionieri dell'astrofisica nucleare underground. È spokesperson dell'esperimento LUNA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Si occupa inoltre dello studio dell'inquinamento atmosferico con tecniche fisiche ed è responsabile del Laboratorio di Fisica Ambientale di UNIGE. Attivo nel settore del trasferimento tecnologico, è fondatore di uno spin-off accademico (PM-TEN). È autore di più di 150 articoli su rivista.