Premio Nobel per la Chimica 2019
John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino
Il Nobel per la Chimica 2019 è stato assegnato congiuntamente a John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino
Lo sviluppo ha preso il via negli anni ’70 passando poi da una lunga fase di sperimentazione e perfezionamento fino a giungere agli odierni componenti. In futuro queste batteriepotranno essere sfruttate sempre di più anche per immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili come sole e vento, contribuendo così a ridurre le emissioni dei combustibili fossili e tradizionali.
Questo tipo di batterie oggigiorno forniscono l’alimentazione a una quantità enorme di apparecchiature e dispositivi.per lo sviluppo delle batterie agli ioni di litio.
Lo sviluppo ha preso il via negli anni ’70 passando poi da una lunga fase di sperimentazione e perfezionamento fino a giungere agli odierni componenti. In futuro queste batteriepotranno essere sfruttate sempre di più anche per immagazzinare l’energia prodotta da fonti rinnovabili come sole e vento, contribuendo così a ridurre le emissioni dei combustibili fossili e tradizionali.
L’onorificenza è stata accompagnata da un assegno di circa 820.000 dollari attribuito dalla Royal Swedish Academy of Sciences di Stoccolma. Ormai quasi mezzo secolo fa Whittingham ha trovato il modo di realizzare un catodo in grado di trattenere a sé ioni di litio. Goodenough, oggi 97enne e più anziano vincitore di un Premio Nobel, ha poi ripreso il frutto del suo lavoro negli anni ’80 sviluppandolo ulteriormente.
Yoshino infine nel 1985 ha dato vita alla prima batteria agli ioni di litio destinata alla commercializzazione.