Antonio Masiero. La storia del buco nero

Da BergamoScienza 2019

Una delle più grandi rivoluzioni scientifiche che abbiamo avuto dopo quella di Newton, con le sue leggi sulla dinamica, è avvenuta circa un secolo fa nel 1915, quando Einstein scrisse l'equazione fondamentale della relatività generale. In questo modo lo spazio e il tempo diventano delle variabili che dipendono dalla materia e dall'energia. Quindi lo spazio diventa un palcoscenico mobile che viene deformato e plasmato dagli attori che vi operano all'interno: la materia e l'energia, come ci illustra Antonio Masiero, vicepresidente INFN che ha preso parte a BergamoScienza 2019.

Lo spazio si può curvare tanto quanto maggiore è la quantità di energia in esso contenuta e come conseguenza dell' equazione di Einstein portata agli estremi, ci si può chiedere quale è questa massima curvatura dello spazio che fa sì che il fotone, che trasporta la radiazione elettromagnetica, venga ad essere intrappolato in questo spazio curvo? E' così che nasce l'idea del buco nero, che avverrà in realtà qualche anno dopo l'equazione di Einstein. 

Questa correlazione tra spazio, tempo, materia ed energia, costituisce la chiave per interpretare tutta l'evoluzione dell'Universo.