La sega idraulica disegnata da Leonardo da Vinci

Dalla bottega rinascimentale alle animazioni in 3D

La sega idraulica disegnata da Leonardo da Vinci. Restituire e raccontare visivamente l’interpretazione di un disegno.
#storieaportechiuse

Negli anni il Museo ha due volte realizzato delle animazioni dell’interpretazione del disegno della sega idraulica disegnata da Leonardo, parte del Codice Atlantico.
Oggi ve le mostriamo entrambe.
La prima è stata realizzata con MyBossWas per le Nuove Gallerie Leonardo che abbiamo inaugurato questo dicembre.
La seconda è un’animazione 3D del 2006 realizzata con Mauro Ferrari.

Qui Claudio Giorgione, curatore Leonardo Arte e scienza, ci racconta la sega idraulica:
“Per secoli, il lavoro è stato sempre identificato nel gesto manuale dell’uomo e rappresentato dagli utensili che lo hanno aiutato nelle sue attività. Tra Medioevo e Rinascimento vengono introdotte innovazioni meccaniche come l’accoppiamento di ruota dentata e pignone e il sistema biella manovella o la vite senza fine. Le tecniche produttive si trasformano gradualmente, avviandosi verso la meccanizzazione dei processi.
In questo contesto, è utile però sottolineare che il sapere tecnologico tra Medioevo e Rinascimento è costituito da una conoscenza condivisa e collettiva, dove le idee degli ingegneri pratici si sovrapponevano senza soluzione di continuità e gli avanzamenti tecnici si consolidavano spesso nel lungo periodo, tanto che quando una macchina per innalzare pesi o una noria per sollevare acqua vengono disegnati nei taccuini e trattati del XV secolo, queste stesse macchine appartenevano ormai a una prassi e tradizione consolidata, non costituendo necessariamente un’invenzione autonoma

Le prime macchine da lavoro disegnate da Leonardo appartengono alla consuetudine pratica della bottega rinascimentale, in continuità con la tradizione medioevale. La sega idraulica osservata e disegnata da Leonardo è del tutto simile ad altre raffigurate nei manoscritti di molti artisti-ingegneri dell’epoca, come quelle di Francesco di Giorgio Martini. Erano infatti macchine molto diffuse e la loro struttura era stata codificata attraverso un affinamento tecnico nel corso del tempo. Leonardo si inserisce in questa tradizione, studiandola a fondo e apportando miglioramenti.
La macchina è messa in moto da una ruota idraulica, collegata a un sistema biella-manovella che impartisce il moto alternato alla lama dentata. Un secondo sistema, azionato dalla stessa ruota idraulica e dotato di un dispositivo che consente il movimento in una sola direzione, fa avanzare il pezzo da segare a una velocità tale da eseguire il taglio senza forzare, evitando così rotture.”