Clima e biodiversità
Marino Gatto
Esiste un profondo legame tra l’evoluzione della vita e quindi della biodiversità e il clima della terra; essi si sono sempre influenzati e continuano a influenzarsi reciprocamente.
Esso è prevalentemente negativo e si esplica attraverso effetti dell’aumento di concentrazione dell’anidride carbonica, quali ad es. l’acidificazione degli oceani, e attraverso effetti dell’aumento della temperatura media delle terre emerse e degli oceani, quali ad es. lo sbiancamento e la conseguente moria delle barriere coralline, principali riserve di biodiversità oceanica.
Non è in pericolo la presenza di vita sulla terra, che ha dovuto subire ben altri impatti, ma non così rapidi come quello attuale.
La velocità eccezionale con cui si stanno verificando i cambiamenti globali non dà tempo alle specie di adattarsi alle nuove condizioni climatiche. Il risultato nei prossimi decenni potrà essere un’importante riduzione di tutti quei servizi che gli attuali ecosistemi rendono gratuitamente all’umanità, con notevoli e negative ricadute sociali ed economiche.
Ne parliamo con il Prof. Marino Gatto - Politecnico di Milano.
Perciò conservare la biodiversità vuol dire anche conservare tutti i servizi che gli ecosistemi prestano gratuitamente all’uomo, dalla purificazione naturale delle acque alla stabilità dei versanti alla impollinazione naturale delle piante coltivate. Purtroppo l’emissione di gas serra e i cambiamenti climatici hanno avuto e hanno un grande effetto sul funzionamento degli ecosistemi.Biodiversità e funzionamento degli ecosistemi sono strettamente collegati.
Esso è prevalentemente negativo e si esplica attraverso effetti dell’aumento di concentrazione dell’anidride carbonica, quali ad es. l’acidificazione degli oceani, e attraverso effetti dell’aumento della temperatura media delle terre emerse e degli oceani, quali ad es. lo sbiancamento e la conseguente moria delle barriere coralline, principali riserve di biodiversità oceanica.
Non è in pericolo la presenza di vita sulla terra, che ha dovuto subire ben altri impatti, ma non così rapidi come quello attuale.
La velocità eccezionale con cui si stanno verificando i cambiamenti globali non dà tempo alle specie di adattarsi alle nuove condizioni climatiche. Il risultato nei prossimi decenni potrà essere un’importante riduzione di tutti quei servizi che gli attuali ecosistemi rendono gratuitamente all’umanità, con notevoli e negative ricadute sociali ed economiche.
Ne parliamo con il Prof. Marino Gatto - Politecnico di Milano.