100 anni dalla nascita di Giorgio Salvini

Il video del convegno del 3 maggio 2022 - Università di Roma "La Sapienza"

A oltre cento anni dalla nascita, avvenuta a Milano nel 1920, il convegno si propone di onorare il prof. Giorgio Salvini, uno dei maggiori scienziati italiani della seconda metà del Novecento, professore ordinario alla Sapienza, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Accademia dei Lincei e Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica.
Il convegno, sponsorizzato dall’Università di Roma “La Sapienza”, dall’INFN e dall’Accademia dei Lincei, si è tenuto nell’aula Conversi del Dipartimento di Fisica nel pomeriggio del 3 maggio 2022. Numerosi interventi, tra cui quello del prof. Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, presidente emerito dei Lincei e già allievo di Salvini, e di alcuni tra i numerosi allievi e collaboratori di Salvini, che hanno ricordato il lavoro comune svolto in anni lontani nei numerosi laboratori, dagli Stati Uniti ai laboratori nazionali di Frascati dell’INFN al CERN di Ginevra, in cui egli ebbe modo di operare.
 

Il programma

__________________________________________________________________

Università La Sapienza - Dipartimento di Fisica - Aula Conversi - 3 Maggio 2022

Parte 1 - Chair M. Calvetti
14:00  Saluti delle Autorità
14:15  G.Parisi    Ricordo di Giorgio Salvini
14:45  G.Battimelli    Giorgio Salvini, da Milano a Roma
15:15  G.Pancheri    Giorgio Salvini, l'uomo e lo scienziato

15:45 Coffee break
Parte 2 - Chair G. Parisi
16:00  G.Barbiellini    L'elettrosincrotrone ai laboratori nazionali
16:30  G.Capon    I tempi di Adone
17:00  F. Ceradini    Giorgio Salvini al CERN
17:30  (tutti)        Ricordi personali

Giorgio Salvini è stato uno dei maggiori scienziati italiani della seconda metà del Novecento. Si è occupato di Fisica Sperimentale delle particelle elementari. Durante la sua carriera, durata oltre cinquanta anni nelle Università di Milano, Cagliari, Pisa, Roma La Sapienza, ove è stato professore ordinario per un quarantennio, ha compiuto esperimenti negli USA, nei Laboratori di Frascati, da lui fondati e diretti, e al CERN di Ginevra. Tra i suoi successi scientifici, si possono citare gli esperimenti sui raggi cosmici, la scoperta della produzione di adroni in interazioni e+e‒, lo studio della particella J/ψ, la partecipazione alla scoperta dei bosoni W e Z. Salvini è stato un grande organizzatore della ricerca, è stato presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell'Accademia dei Lincei e ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica.

Principali tappe della carriera scientifica e ruoli di dirigenza nella ricerca
•    nato a Milano nel 1920
•    laurea a Milano nel 1942
•    esperimenti negli USA sui raggi cosmici nel 1949-52
•    professore ordinario a Cagliari (1951), Pisa (1952), Roma La Sapienza (dal 1955)
•    direttore della costruzione dell'elettrosincrotrone di Frascati (dal 1954) e poi dei     Laboratori Nazionali, fino al 1960
•    studi delle interazioni e+e‒ a ADONE (1960-76)
•    Presidente INFN (1966-69)
•    studi delle interazioni protone-protone al CERN (1977-85)
•    Presidente dell’Accademia dei Lincei (1990-94, socio nazionale dal 1971)
•    Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte (1991)
•    ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica (1995-96)
•    Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e cultura (1998)
•    scomparso a Roma nel 2015.

Allievi e collaboratori
Nessun semplice elenco rende giustizia al lavoro di Giorgio Salvini in questo campo, perché i fisici che hanno iniziato loro attività sotto la sua guida sono troppo numerosi per essere tutti citati; una stima conservativa fa ammontare ad alcune decine il numero di coloro che sono poi diventati professori ordinari alla Sapienza o in altre università italiane o mondiali.

La ricerca e i ruoli di dirigenza scientifica
Giorgio Salvini, superata privatamente la maturità liceale, si iscrisse a Medicina all’Università di Milano, ma alcune lezioni di Giovanni Polvani lo appassionarono talmente che decise di passare a Fisica. La guerra lo costrinse a rallentare gli studi e a partire militare; al ritorno dal fronte, nel settembre 1943, non volendo servire la Repubblica di Salò, si diede alla macchia e visse clandestinamente dentro l'Istituto di Fisica di Milano fino alla fine delle ostilità, grazie alla copertura offertagli da G.Polvani, con il quale si era laureato nel 1942, e da G.Bolla.
I suoi interessi per gli acceleratori di particelle datano dalla sua tesi sul betatrone. Tuttavia in quell'epoca la sola concreta possibilità di fare ricerca fondamentale era offerta dai raggi cosmici, campo a cui Salvini si dedicò studiando in particolare gli sciami estesi e gli sciami penetranti. Invitato dall'Università di Princeton nel 1949, continuò negli Stati Uniti la ricerca sui raggi cosmici utilizzando delle tecniche originali per approntare da solo la strumentazione necessaria. Gli incontri che fece in America con Enrico Fermi, Bruno Rossi e John Wheeler ebbero su di lui una notevole influenza. Nell'aprile del 1951, durante un breve ritorno a Milano, sposò Costanza Catenacci, sua collega di studi. I due coniugi erano profondamente legati ed ebbero cinque figli.
Pochi mesi dopo, all'età di 31 anni, vinse il concorso a professore ordinario. Fu chiamato a Cagliari e poi a Pisa sulla cattedra di Fisica superiore, e nel 1955, per iniziativa di Edoardo Amaldi, a Roma sulla cattedra di Fisica Sperimentale. Mentre era a Pisa fu chiamato da Edoardo Amaldi e Gilberto Bernardini a realizzare un'impresa che avrebbe portato l'Italia in primo piano tra i paesi in cui si andava sviluppando la fisica delle particelle elementari: la costruzione di un grande acceleratore per elettroni e di un Laboratorio Nazionale, nel quale potessero confluire gli sforzi dei fisici italiani facenti capo al nascente Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Giorgio Salvini si era sempre cimentato con grandi imprese, già nell'immediato dopoguerra, insieme a C.Salvetti e a M.Silvestri, aveva pensato alla possibilità di costruire un reattore, rendendosi ben presto conto della necessità di coinvolgere l'industria. Da quelle iniziative nacque il CISE, Centro Italiano Studi Esperienze, fondato dai tre nel 1946 insieme a G.Bolla e nel quale Salvini era rimasto fino al 1948, quando aveva scelto di dedicarsi all'attività di ricerca fondamentale.
Sotto la guida di Salvini, a febbraio 1953 partì la costruzione dei Laboratori di Frascati, oggi una delle "città della ricerca" più grandi in Italia. L'idea originale di realizzare un acceleratore da 600 MeV si tramutò in una più ambiziosa macchina da 1100 MeV. Salvini dovette prendere molte decisioni difficili, tra cui quella di proseguire con la costruzione di una macchina a focheggiamento debole e quella di cambiare in breve tempo l'iniettore per poter aumentare l'energia di iniezione; ma il vero successo fu quello di trasformare un terreno agricolo in un laboratorio attrezzato, compreso un settore di servizi che arrivavano fino all'impianto criogenico, affidato a G.Careri, e ai servizi di calcolo, affidati a A.Turrin. I Laboratori di Frascati divennero ben presto un centro di attrazione per teorici come Giacomo Morpurgo, Raoul Gatto e Nicola Cabibbo, e in particolare Bruno Touschek, che tra la fine del 1959 e l'inizio del 1960 propose la costruzione di un anello di accumulazione per elettroni e positroni.
A quel punto le attività realizzate sotto la direzione di Salvini erano numerosissime e tra le più importanti del Paese nel settore della ricerca: il sincrotrone era all'epoca la macchina più intensa della categoria, gli esperimenti al sincrotrone stavano per entrare in funzione, l'anello elettrone-positrone AdA, che dava inizio alla fisica degli urti materia-antimateria, era in fase di avvio. C'erano inoltre tutte le ricadute dei servizi, utilizzati per esperienze di fisica della materia. La linea di ricerca mostrava inoltre di proseguire con grande vivacità : già nel 1961, appena un anno dopo l'inizio dell'attività su AdA, venne avanzata la proposta di realizzare un anello di accumulazione molto più grande, ADONE, da 2×1500 MeV. Per quanto riguarda i risultati delle ricerche, Salvini ebbe un ruolo determinante nella conduzione di esperimenti sulle proprietà dei mesoni neutri η.
Intanto la costruzione di ADONE andava avanti. Su ADONE Salvini era presente con un esperimento da lui guidato, che puntava ad osservare la produzione di raggi gamma e mesoni neutri. Nel 1966 Salvini, dopo esserne stato il vicepresidente durante la presidenza Amaldi, era diventato presidente dell'INFN. Nonostante le responsabilità crescenti e le difficoltà del periodo, Salvini continuò a preoccuparsi dello sviluppo dell'ambiente di ricerca italiano. Sono gli anni in cui si scoprì con ADONE la produzione di adroni negli urti elettrone-positrone e si determinarono i primi valori del rapporto tra la sezione d'urto totale adronica e la sezione d'urto per la produzione di coppie di leptoni μ±, rapporto il cui valore è fondamentale per l'analisi del modello a quark. A questi studi seguirono quelli sulla nuova particella J/ψ, scoperta a Stanford proseguendo nella linea di ricerca iniziata a Frascati.
Come presidente dell'INFN, Salvini ebbe il merito del riordinamento dell'ente, di concerto con il vicepresidente Claudio Villi, che gli succederà. I due riuscirono a ottenere la piena autonomia di programma e di valutazione dell'ente nel rispetto delle più generali norme amministrative. Salvini si preoccupò molto in quel periodo dei problemi della formazione dei giovani e non perse mai d'occhio la scuola ad ogni livello, insistendo sull'importanza dell'educazione scientifica.
A partire dal 1976 Salvini decise di lanciarsi in una ricerca sui problemi delle interazioni elettrodeboli al CERN, dove su iniziativa di Carlo Rubbia era stato realizzato un anello per protoni e antiprotoni, un'impresa rischiosa che Salvini sostenne fin dall'inizio. Nel 1983 al CERN vennero identificati i bosoni intermedi W e Z. Per questa scoperta Carlo Rubbia, principale ideatore della ricerca e direttore del maggiore esperimento, e Simon Van der Meer, realizzatore della sorgente di antiprotoni, ebbero il premio Nobel nel 1984. Salvini fu uno dei proponenti dell'iniziativa e coordinatore dell'importante gruppo italiano.
Nel 1990, a un anno dalla scomparsa di Edoardo Amaldi, Giorgio Salvini divenne presidente dell'Accademia dei Lincei, attraverso la quale ebbe modo di continuare l'opera del suo predecessore nel campo del disarmo, con l'aiuto di Francesco Calogero e Carlo Schaerf: la Conferenza Amaldi, gestita da Salvini, divenne un'occasione mondiale di confronto sui problemi della pace. In quel periodo venne chiamato a coprire la carica di Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) nel governo Dini del 1994; nel corso del suo mandato cercò di risolvere il problema dell'occupazione giovanile nel settore scientifico, cercando anche di varare una legge per i concorsi che mettesse riparo alle gravi pecche del sistema. Parallelamente si occupò attivamente del riordino dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del raccordo con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Durante il suo ministero partì il programma associato al satellite SAX (che di lì a poco venne ribattezzato BEPPO-SAX, in onore di Giuseppe Occhialini). BEPPO-SAX osservò i primi enormi flash di raggi gamma cosmici (gamma-ray bursts).
Nel 1998 Salvini divenne presidente onorario dell'Accademia dei Lincei e professore emerito dell'Università di Roma "La Sapienza". Nel 1996 era stato insignito della medaglia di Benemerito della Scienza e della Cultura dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
È morto nella sua abitazione romana nel 2015.
(liberamente tratto da L.Bonolis e M.G.Melchionni, ‘Fisici italiani del tempo presente’)