AI e prospettive future
Angelo Maria Petroni
Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia, ci illustra la sua idea riguardo le propsettive future dell'AI.
L' intelligenza artificiale si svilupperà in ogni campo: i famosi film di fantascienza di guerra combattute solo da robot arriveranno. Già oggi sostanzialmente, un cannone, un carrarmato, sì c'è una persona fisica ma funziona in base a sistemi di riconoscimento di altre cose che sono completamente automatiche. I sistemi di gestione delle armi nucleari sono già oggi quasi completamente automatici e si sta ponendo una grande questione, specialmente tra Russia e Stati Uniti, ma anche Cina su un nuovo trattato di limitazione non più del numero delle bombe nucleari, ma del loro utilizzo di cui il punto fondamentale è se accettare reciprocamente e con mezzi di controllo che l'ultima decisione spetti a una persona e non al sistema in quanto tale, perché già oggi il rischio è che il sistema in quanto tale che decide.
Si svilupperà sicuramente nel settore della conoscenza e per questo c'è tanta paura nei confronti dell'intelligenza artificiale. Le nuove tecnologie hanno sempre creato paura.
Finora indubbiamente le nuove tecnologie riguardavano i lavori manuali: pensiamo alla catena di montaggio dove cinquant'anni fa ogni bullone era avvitato a mano, mentre adesso la gran parte sono dei robot che assemblano e si produce lo stesso numero di macchine con un numero molto più basso di persone.
Adesso l'AI sta impattando sui lavori intellettuali. I giornalisti si pongono la domanda se esisteranno ancora o se ci sarà un sistema di intelligenza artificiale che scriverà i pezzi.
I professori cominciano a pensare se avranno ancora un ruolo o se ChatGPT sarà l'insegnante migliore di noi, il lavoro di insegnamento e correzione dei compiti sarà tutto automatico. Gli avvocati si pongono la domanda, perché oggi già ci sono programmi che scrivono le memorie degli avvocati per i giudici perfettamente. I giudici si pongono la domanda perché in molti paesi del mondo, compreso gli Stati Uniti, che sarà un paese guida a riguardo, molte sentenze le scrivono i sistemi automatici. Quindi la paura oggi è da parte delle professioni intellettuali di rimanere senza nulla e per questo il tema è così diffuso.
L' intelligenza artificiale si svilupperà in ogni campo: i famosi film di fantascienza di guerra combattute solo da robot arriveranno. Già oggi sostanzialmente, un cannone, un carrarmato, sì c'è una persona fisica ma funziona in base a sistemi di riconoscimento di altre cose che sono completamente automatiche. I sistemi di gestione delle armi nucleari sono già oggi quasi completamente automatici e si sta ponendo una grande questione, specialmente tra Russia e Stati Uniti, ma anche Cina su un nuovo trattato di limitazione non più del numero delle bombe nucleari, ma del loro utilizzo di cui il punto fondamentale è se accettare reciprocamente e con mezzi di controllo che l'ultima decisione spetti a una persona e non al sistema in quanto tale, perché già oggi il rischio è che il sistema in quanto tale che decide.
Si svilupperà sicuramente nel settore della conoscenza e per questo c'è tanta paura nei confronti dell'intelligenza artificiale. Le nuove tecnologie hanno sempre creato paura.
Finora indubbiamente le nuove tecnologie riguardavano i lavori manuali: pensiamo alla catena di montaggio dove cinquant'anni fa ogni bullone era avvitato a mano, mentre adesso la gran parte sono dei robot che assemblano e si produce lo stesso numero di macchine con un numero molto più basso di persone.
Adesso l'AI sta impattando sui lavori intellettuali. I giornalisti si pongono la domanda se esisteranno ancora o se ci sarà un sistema di intelligenza artificiale che scriverà i pezzi.
I professori cominciano a pensare se avranno ancora un ruolo o se ChatGPT sarà l'insegnante migliore di noi, il lavoro di insegnamento e correzione dei compiti sarà tutto automatico. Gli avvocati si pongono la domanda, perché oggi già ci sono programmi che scrivono le memorie degli avvocati per i giudici perfettamente. I giudici si pongono la domanda perché in molti paesi del mondo, compreso gli Stati Uniti, che sarà un paese guida a riguardo, molte sentenze le scrivono i sistemi automatici. Quindi la paura oggi è da parte delle professioni intellettuali di rimanere senza nulla e per questo il tema è così diffuso.