Maurizio Porfiri
Department of Biomedical Engineering; Department of Mechanical and Aerospace Engineering; Center for Urban Science and Progress, Tandon School of Engineering, New York University
Maurizio Porfiri, Department of Biomedical Engineering; Department of Mechanical and Aerospace Engineering; Center for Urban Science and Progress, Tandon School of Engineering, New York University, ci illustra lo studio studio multidisciplinare “Super-simulazioni di flussi idrodinamici rivelano l’adattamento della struttura scheletrica di spugne di profondità e aprono prospettive inedite per la progettazione ingegneristica nel settore aeronautico, aerospaziale e navale”, vincitore del Premio Aspen Institute Italia 2024.
Lo studio è nato dalla collaborazione e la ricerca scientifica tra l’Università di Roma Tor Vergata, laffiancata dalla New York University, che ha contribuito fortemente alla comprensione dei risvolti biologici dei risultati delle super-simulazioni, e dall’Università di Harvard, dove due degli autori prestavano incarico ai tempi delle super-simulazioni. Nel realizzare tali simulazioni, basate su miliardi di punti di calcolo, i ricercatori si sono avvalsi del supercomputer Marconi 100, presso il CINECA di Bologna.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, analizza le interazioni fra la geometria delle spugne e il fluido circostante, e potrà avere significative implicazioni per la progettazione ingegneristica di strutture a bassa resistenza, capaci di adattarsi alle pressioni dell’aria o dell’acqua: possibili applicazioni sono allo studio per navi e fusoliere di aeroplani, fino a innovativi grattacieli.
Lo studio è nato dalla collaborazione e la ricerca scientifica tra l’Università di Roma Tor Vergata, laffiancata dalla New York University, che ha contribuito fortemente alla comprensione dei risvolti biologici dei risultati delle super-simulazioni, e dall’Università di Harvard, dove due degli autori prestavano incarico ai tempi delle super-simulazioni. Nel realizzare tali simulazioni, basate su miliardi di punti di calcolo, i ricercatori si sono avvalsi del supercomputer Marconi 100, presso il CINECA di Bologna.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, analizza le interazioni fra la geometria delle spugne e il fluido circostante, e potrà avere significative implicazioni per la progettazione ingegneristica di strutture a bassa resistenza, capaci di adattarsi alle pressioni dell’aria o dell’acqua: possibili applicazioni sono allo studio per navi e fusoliere di aeroplani, fino a innovativi grattacieli.