Pericolosità e rischi naturali: come migliorarci?

Pericolosità e rischi naturali: come migliorarci?

21 Ott 2022 > 21 Ott 2022
Pericolosità e rischi naturali: come migliorarci?
Il nostro cervello lavora nel conflitto tra memoria e oblio (Remo Bodei), dimentichiamo gli eventi negativi e ricordiamo quelli piacevoli. È questa una delle ragioni per cui non si parla di rischi naturali, se non in modo effimero solo quando accadono. Per tenere alta l’attenzione sull’importanza di conoscere i rischi naturali e l’urgenza della loro prevenzione l’Accademia dei Lincei promuove questo convegno nell’ambito dell’appuntamento annuale della Giornata dell’Ambiente.

I rischi naturali sono ancora poco compresi nella loro pericolosità e nella necessità di attuare una gestione e prevenzione adeguate e moderne, che devono basarsi su conoscenze scientifiche via via più aggiornate. L’Italia necessita, più di altre nazioni europee, di adottare metodiche in grado di rendere lo Stato più resiliente ai fenomeni ambientali avversi, a tutela della sicurezza dei cittadini, dei loro beni e del tessuto socio-economico. C’è ancora molto da comprendere dei meccanismi sia della Terra solida che di quella fluida che governano gli eventi estremi, ma anche di quei fenomeni subdoli e altrettanto dannosi come alcune manifestazioni geochimiche-stazionarie, o quelli di medio-lungo periodo indotti dai cambiamenti climatici.

Gli eventi naturali calamitosi hanno ricadute sociali ed economiche rilevantissime: si pensi che solo per le ricostruzioni post-terremoto l’Italia ha speso poco meno di 200 miliardi di euro dal 1968 a oggi, oltre alle perdite umane, culturali e di qualità della vita nelle aree colpite dai terremoti. Nel convegno si tratterà perciò dei vari rischi a cui l’Italia è soggetta, da quello sismico a quello vulcanico, da quello geochimico alle alluvioni e alle frane, dalla siccità all’innalzamento del livello del mare per il riscaldamento climatico.

Programma
9.30 Saluto della Presidenza dell’Accademia dei Lincei
9.40 Carlo DOGLIONI (Linceo, INGV): Apertura dei lavori
9.50 Andrè HERRERO (INGV Roma): Pericolosità sismica
10.15 Fabio ROMANELLI (Università di Trieste): Pericolosità sismica
10.40 Paolo RUGARLI (Società di Ingegneria Milano): Rischio sismico
11.05 Intervallo
11.20 Stefano PAMPANIN (Sapienza Università di Roma): Rischio sismico
11.45 Giovanni MACEDONIO (INGV Napoli): Pericolosità vulcanica
12.10 Franco BARBERI (Linceo, Università di Roma Tre): Rischio vulcanico
12.35 Antonio PAONITA (INGV Palermo): Pericolosità e rischi geochimici
13.00 Intervallo
14.30 Elena VOLPI (Università di Roma Tre): Cause, impatti e strategie resilienti di gestione delle alluvioni
14.55 Giovanni CROSTA (Università di Milano Bicocca): Il dissesto idrogeologico
15.20 Maria Cristina RULLI (Politecnico di Milano): Il ruolo dell'acqua nella sicurezza alimentare ed energetica sostenibile
15.45 Daniele GIORDAN (CNR-IRPI Torino): Rischi connessi al ritiro dei ghiacciai e alla loro instabilità
16.10 Intervallo
16.25 Antonella PERESAN (OGS Trieste): Sismicità associata al ritiro dei ghiacciai e manto nevoso
16.50 Marco MARANI (Università di Padova): Innalzamento del livello marino, misure di adattamento e impatti ambientali: Venezia come paradigma

Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia