Si è tenuto dall'11 al 14 settembre la settima edizione del Festival della Storia di Ancona. Dopo Tradimenti, Dèmoni, Conflitti, saranno le Passioni il fil rouge di quest'anno. In un'epoca di disinformazione, il Festival funge da agorà per la riflessione e il confronto, dove esperti di diverse discipline, tra cui storici, scienziati sociali, artisti e giornalisti, hanno presentato il passato in modo rigoroso ma non elitario. Gli ospiti invitati hanno restituito alcune delle infinite sfaccettature della “passione”, a partire dalle molte vicende storiche e personali in cui questo sentimento dominante si è imposto come protagonista assoluto. Tra questi: Gianfranco Pasquino, Nadia Urbinati, Felice Casson, Azzurra Meringolo, Patrizio Bianchi, Patrizia Gabrielli, Alberto Mantovani e molti altri. Così il Direttore del Festival, Fulvio Cammarano, commenta il tema scelto per questa edizione: "Le passioni, come le definiva Cicerone, sono “perturbationes animi”, ovvero agitazioni interiori che impediscono di ascoltare la voce della ragione. Eppure, la storia ci insegna che molti grandi cambiamenti sono nati dalla passione, che si è rivelata essere un motore essenziale tanto in politica quanto nella scienza. Questa edizione del Festival della Storia invita studiosi e pubblico a riflettere su un tema complesso e affascinante, che si presta a così tante declinazioni. Una parola coinvolgente che ieri come oggi indica un interesse bruciante che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi, ma anche il turbine che, travolgendo la volontà, può portare alla rovina".
Rai Cultura, media parternship dell'evento, presenta uno Speciale interamente dedicato la Festival della Storia con interviste ad alcuni degli ospiti intervenuti.