Le Creature di Prometeo - Le Creature di Capucci, film documentario nato da un'idea del produttore di danza Daniele Cipriani, scritto e diretto dal regista Maxim Derevianko e realizzato con il contributo del MIC, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, va in onda su RAI 5 in prima visione il 13 giugno alle ore 22:05. In questo speciale le interviste di Rai Cultura realizzate durante la proiezione in anteprima il 6 giugno 2024 presso la Camera dei Deputati a Roma.
Il film racconta come, nell'estate 2020, in piena pandemia COVID in cui i pochi spettacoli che si tenevano erano improntati a una comprensibile frugalità, al produttore Daniele Cipriani veniva l'idea di uno spettacolo per il 63° Festival di Spoleto: prendere una serie di bozzetti nati dalla fantasia dello stilista Roberto Capucci (“immagini di follia”, li definisce lo stesso Capucci) e trasformarli in sculture viventi grazie alla maestria di una sartoria romana, commissionando una coreografia in cui tourbillons di plissé, sbuffi, girandole, nastri, piume, maschere e carapaci diventassero fantasmagoriche creature danzanti.
L'intento era di sposare questo progetto, già di per sé ambizioso, a un progetto del Sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova, Claudio Orazi, che aveva in mente di commissionare uno spettacolo sulle musiche dell'unico balletto composto da Ludwig van Beethoven, Le Creature di Prometeo (1801), che sarebbero state eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro genovese diretta dal Maestro Andrea Battistoni. Cipriani intravedeva un originale filo conduttore; come spiega lui stesso: "Grazie al fuoco - l'Io - rubato agli Dei dal Titano Prometeo, gli esseri umani conseguono la loro libertà, diventando così le Creature di Prometeo; ed è da questo medesimo fuoco che emerge il genio di Roberto Capucci, la cui fantasia si esprime senza freni, in assoluta libertà, per dar vita alle Creature di Capucci".
Prendeva inizio così un processo creativo che il film segue in tutti i suoi passaggi: dalle conversazioni tra Capucci e Cipriani, alla scelte dei bozzetti insieme alla costumista Anna Biagiotti e a Paola D'Inzillo, responsabile della Sartoria D'Inzillo e poi alle prove dei costumi presso la Sartoria che, con tessuti e ricami preziosi, compirà il prodigio di far realmente vivere le "Creature"; dalle audizioni per i danzatori, alcuni provenienti dalla Compagnia Daniele Cipriani, alle prove con la coreografa Simona Bucci che si metterà, come dice lei stessa, "in ascolto dei costumi, sculture che chiedevano di vivere"; dalle conversazioni con il Maestro Battistoni, alle prove con i professori dell'Orchestra.
Nella splendida Piazza del Duomo di Spoleto, in una calda sera di fine estate 2020, arriva finalmente la sospirata prima: un successo incredibile. Lui si alza per ricevere l'ovazione della platea: un grande mago in bianco le cui bacchette magiche sono matite in tutte le sfumature dell'arcobaleno: è Roberto Capucci, il "padre" di queste creature di altri mondi.