REf19
Due mesi di spettacolo – dal 17 settembre al 24 novembre 2019 - oltre 126 eventi fra danza, teatro, musica, arti digitali e kids dislocati in 20 spazi della Capitale con 377 artisti protagonisti. L’edizione 2019 del Romaeuropa Festival si inaugura con l’opera Furia della coreografa brasiliana Lia Rodrigues, per la prima volta al REF. La sezione dedicata alla danza propone, dopo la Rodriguez, Bruno Beltrao con il suo Grupo De Rua (dal Brasile), l’addio alle scene dell’anglo-bengalese Akram Khan, Jesús Rubio Gamo e la compagnia ungherese Forte che racconta la morte di Borromini nelle sale di Palazzo Falconieri sede dell’Accademia d’Ungheria. Da non perdere il ritorno dopo 25 anni di William Forsythe con i suoi danzatori storici, il visionario Aurelien Bory, i lavori di Merce Cunningham riallestiti dalla sua ex ballerina Jeannie Steele e la sezione Dancing Days dedicata alla danza europea con Arno Schuitemaker (Olanda). Ci sono anche Chiara Taviani ed Henrique Furtado Viera (Italia-Portogallo), Hamdi Dridi (Tunisia) sul rapporto fra padre e figlio, Elena Sgarbossa (Italia), Andrea Dionisio (Italia), la compagnia Kor’sia (Spagna) e i Leoni d’Argento alla danza 2019 Théo Mercier e Steven Michel (Francia). Per il teatro, debutta al REf19 il francese Cyril Teste che porta in scena l’attrice icona Isabelle Adjani per rileggere il cult Opening Night (La notte della prima) di Cassavetes, e lo svizzero Milo Rau con una rilettura dell’Orestea di Eschilo a Mosul. Inoltre, Julien Gosselin che interpreta Falce e Martello di Don Delillo, Ascanio Celestini in uno spettacolo sulle barzellette, il nuovo allestimento de La rivolta degli oggetti, spettacolo simbolo della sperimentazione teatrale italiana con Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari, riuniti sotto il nome della Gaia Scienza. E ancora, Jan Fabre, l’italiano Lino Musella, lo spettacolo circense James Thierrée, senza dimenticare la sezione Anni Luce, presentata al Mattatoio di Testaccio.