La Knesset approva la "legge del ritorno"

Contestata da progressisti e tradizionalisti

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La Knesset, il parlamento israeliano, approva la “legge del ritorno” in base alla quale ogni ebreo ha diritto di stabilirsi in Israele come immigrato. Modificata ed estesa nel 1954 e nel 1970, la legge ha consentito l’ingresso nel paese a quasi tre milioni di persone. Si tratta della legge che più caratterizza Israele come stato ebraico e al tempo stesso anche della più controversa e discussa, sia a livello internazionale, sia nel dibattito politico interno. Una parte dei critici considera la legge del ritorno contraria ai principi liberal-democratici; i difensori del diritto al ritorno dei profughi palestinesi la ritengono discriminatoria, mentre per i leader dell’ebraismo ortodosso la sua applicazione estensiva contraddice la definizione religiosa di ebreo.

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