La folla uccide Donato Carretta

Il direttore di Regina Coeli è vittima di un irrazionale scambio di persona

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Per uno scambio di persona e per irrazionale giustizialismo teppistico, la folla uccide Donato Carretta, direttore del carcere romano di Regina Coeli durante l'occupazione tedesca. Lo scambio di identità avviene nel palazzo di Giustizia dove Carretta, che durante l'occupazione ha aiutato la Resistenza deve deporre contro Pietro Caruso. È stato Caruso, questore di Roma fino all'arrivo degli americani, a compilare con Buffarini Guidi la lista dei cinquanta nomi richiesti da Kappler per completare il numero degli italiani da massacrare alle Fosse Ardeatine. Contro la ferocia della folla, Carretta tenta varie fughe, ma infine è scaraventato nel Tevere e ucciso. Il suo cadavere, tirato in secco, è trascinato per i piedi sul selciato fino a Regina Coeli. Carretta  è appeso a testa in giù all'inferriata del carcere, così che sua moglie, affacciandosi, possa vederlo.