Muore Aleksandr Solgenitsin

Scrittore e drammaturgo russo, dissidente sovietico

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Muore Aleksandr Isaevic Solgenitsin, scrittore e drammaturgo russo, dissidente nei confronti del potere sovietico. I suoi scritti fanno conoscere al mondo le atrocità dei gulag, i campi di lavoro sovietici, dov’egli stesso trascorre gran parte della sua vita. Nel 1970 vince il premio Nobel per la letteratura. Esiliato dall’URSS, vive in Svizzera e negli Stati Uniti, dove insegna all’Università di Stanford. I suoi capolavori sono “Arcipelago Gulag”, “Una giornata di Ivan Denisovič”, “Divisione Cancro”. All’Università di Harvard pronuncia un duro discorso contro l’occidente: «Finché non sono venuto io stesso in occidente e ho passato due anni guardandomi intorno, non avevo mai immaginato come un estremo degrado in occidente abbia fatto un mondo senza volontà, un mondo gradualmente pietrificato di fronte al pericolo che deve affrontare... Tutti noi stiamo sull'orlo di un grande cataclisma storico, un'inondazione che ingoierà le civiltà e cambierà le epoche.»