Nasce Vladimir Majakovskij

Poeta russo, l'arte finalizzata all'ideologia

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Nasce il poeta russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij. Fin dagli esordi nell’avanguardia futurista, si batte contro il cosiddetto "vecchiume", ovvero l'arte e la letteratura del passato, proponendo testi letterari per un fine politico. Insieme ad altri fonda il giornale “Iskustvo Kommuny”, organizza discussioni e letture di versi nelle fabbriche e nelle officine. Dai poemi di propaganda proletaria come “Bene!” e “Lenin”, alle commedie come la “La cimice” e “Il bagno”, le opere di Majakovskij sono tutte al servizio di una ideologia e critiche nei confronti del mondo piccolo-borghese. La sua ultima opera è il prologo di un poema incompiuto, “A piena voce”,  che rappresenta il suo testamento spirituale. Nell'aprile del 1930 ormai in declino e inviso alle autorità staliniane, si uccide sparandosi un colpo al cuore.

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