Prima legge di "tutela della razza"

Vietati i matrimoni misti e il concubinaggio

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Con il regio decreto legge numero 880 del 1937, l’Italia vara la prima legge di tutela della razza, rivolta in particolare agli italiani che vivevano nelle colonie africane. La legge, composta da un unico articolo, vieta i matrimoni misti e il cosiddetto madamismo, cioè il concubinaggio con donne africane. Il decreto punisce, con la reclusione da 1 a 5 anni di carcere, gli italiani che si macchiano del delitto biologico di «inquinare la razza» e del delitto morale di «elevare» l'indigena al proprio livello, perdendo così il prestigio che gli deriva dall'appartenenza alla «razza superiore».