Salvo D'Acquisto viene fucilato dai nazisti

Si immola per salvare i civili

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Il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto viene fucilato dai nazisti. La sera del 22 settembre 1943, due soldati di un reparto di SS insediatosi a Torre di Palidoro rimangono uccisi ed altri feriti per lo scoppio di una cassa di munizioni abbandonata. Quando il giovane carabiniere tenta di convincere gli ufficiali delle SS che si è trattato di un incidente, vengono rastrellati a Torrimpietra 21 cittadini, destinati per rappresaglia ad essere fucilati. Per salvare i cittadini innocenti, D’Acquisto si autoaccusa come responsabile dell'attentato per ottenere la liberazione degli ostaggi. Il suo gesto rappresenta uno dei massimi esempi di eroismo e nobiltà d'animo nella storia del nostro paese.