Alimentazione e società in Italia

Eco della Storia

Noi siamo quello che mangiamo diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. Ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Migliorare l’alimentazione può quindi migliorare la vita.
Oggi, parlando di Dieta Mediterranea, Eco della Storia dedica una puntata al cibo e alle abitudini alimentari degli italiani.

In studio con Gianni Riotta, lo chef del ristorante La Pergola di Roma, Heinz BeckSono d’accordo con Feuerbach – spiega lo Chef Beck - noi dobbiamo vedere il cibo non solo come mezzo per sfamarci ma anche come prevenzione a malattie; in un corpo sano c’è una mente sana e in un corpo sano ci sono meno malattie, c’è più forza, più resistenza.

Un viaggio tra cucine e carrelli della spesa per raccontare come erano gli italiani, come sono e quanto le abitudini e le tradizioni alimentari siano lo specchio della società.

Ma come si mangiava ieri e come si mangia oggi? In un dialogo tra scienza e antropologia, il cibo è anche cultura. In Guerra e Pace Nataša, la protagonista, chiede un gelato all’ananas, nel Gattopardo la grande scena del ballo è preceduta da pasticci al tartufo, ne L’isola del Tesoro, quando Jim Hawkins trova la preziosa mappa, il premio è una fetta di pasticcio al piccione.

Anche la politica si occupa sempre più spesso di alimentazione sana, la First Lady Michelle Obama ha dato vita dal 2010 ad un progetto rivolto soprattutto ai ragazzi, basato su un’alimentazione corretta, fatta prevalentemente di frutta e verdura e coltivando lei stessa negli Orti della Casa Bianca.

La parola d’ordine sembra essere ritorno alle origini, ovvero mangiare cibi poco artefatti, cose semplici, con condimenti poco elaborati e pochi zuccheri raffinati. Ma cosa mangia un grande chef in pausa pranzo? Io mangio soprattutto frutta e verdura, ben volentieri la pasta o il riso – dice Heinz Beck –evito invece le proteine, ne mangio pochissime. I cibi li preferisco cotti poco. La mia pasta preferita è la pasta al pomodoro, semplicissima, e ogni volta che vado a Palermo, devo assolutamente assaggiare la pasta con i tenerumi – conclude -  è veramente favolosa.

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