Cose mai viste
100 anni di Storie
I giorni passati in trincea al gelo, accanto a cadaveri ed escrementi, tra le bombe e le raffiche di mitraglia, produssero shock e comportamenti anomali nei combattenti.
Le diagnosi erano le più diverse: neuropatie, neurastenia, isterismo, mutismo, stati depressivi, stati di eccitamento, epilessia psichica, alcolismo cronico, paranoia, demenza precoce.
Ci volle del tempo per capire che le caratteristiche inedite della guerra moderna avevano provocato nuovi traumi, lesioni che stravolsero non solo i corpi, ma anche l'anima e le menti dei soldati. La classe medica non aveva mai visto simili devastazioni fisiche, e i combattenti non avevano mai vissuto mutilazioni così terribili. Questo sguardo sulla morte, assoluto e penetrante, fu difficilissimo da superare, indimenticabile per chi era sopravvissuto e non era poi riuscito a cancellare del tutto il ricordo di quelle esperienze visive.
Se da un lato queste nuove visioni procurarono gravi psicosi, dall’altro ispirarono la nuova pittura metafisica di Carlo Carrà e Giorgio De Chirico. I due artisti, nel 1916, ebbero modo di convivere con i pazienti dell’ospedale neurologico di Villa del Seminario vicino Ferrara, dove per mesi poterono osservare gli effetti della guerra sulla mente e sui corpi dei soldati.