Gli italiani e le vacanze
Eco della Storia
Ogni anno la fine dell'estate porta con sé uno strascico di malinconia; è la fine di un ciclo e l'inizio della stagione dello studio e del lavoro. Il bagno, la spiaggia, la tintarella, i tuffi dal pattino, rappresentano la mèta ideale, per una sola giornata o anche per un periodo più o meno lungo da passare da soli o in compagnia.
Ma gli stessi litorali che oggi vediamo affollatissimi, solo poco più di un secolo fa erano desolati o frequentati da una élite ristrettissima di persone. Nel mezzo sono accadute tante cose: riforme come il mese di ferie pagate, la scoperta dei benefici di un soggiorno al mare dal punto di vista igienico-sanitario, o ancora lo sviluppo del trasporto ferroviario e stradale.
In questa puntata di Eco della Storia racconteremo come gli italiani abbiano riscoperto il loro mare. Enrico Vanzina, ormai definito il McLuhan della vacanza, ci aiuta a ripercorrere cinque decenni del rapporto tra gli italiani e le vacanze. Dal boom economico alle colonne in autostrada, dal pic-nic super organizzato al mordi e fuggi dei tempi di crisi. Il mare, il tormentone dell'estate, la dissacrante commedia all'italiana che ha incarnato vizi e virtù dei connazionali vacanzieri. Un percorso tra il serio e il faceto per prolungare, ancora un po', l'estate al suo tramonto.