La voce del Papa. Parole e gesti rivoluzionari sul soglio di Pietro
Eco della storia
La prima rivoluzione di Papa Francesco è nelle parole e i gesti con cui si è presentato al mondo come Papa del dialogo. Un cambiamento apparentemente formale accompagnato da profonde implicazioni sostanziali, che sovvertendo i tradizionali canoni della comunicazione sta rinnovando un’istituzione millenaria come la Chiesa.
In occasione dell’Anno Santo della Misericordia, conclusosi nel 2016, Eco della Storia racconta l’evoluzione del linguaggio dei Papi. In studio con Gianni Riotta monsignor Dario Edoardo Viganò, nominato nel 2018 da Papa Bergoglio, assessore del dicastero per la comunicazione nell'ambito del progetto di riforma della Santa Sede.
Qual è il disegno rivoluzionario di Papa Francesco? Quale la potenza delle parole e i gesti del Vicario di Cristo sul soglio di Pietro? Quante son le linee di continuità del Papa con i sei predecessori della modernità Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, ciascuno dei quali, come tuttora testimoniano i discorsi più famosi – dal discorso alla Luna di Papa Roncalli, all’anatema contro i mafiosi di Papa Wojtyla - può essere considerato un innovatore, se non addirittura un rivoluzionario?
Monsignor Viganò risponde a queste domande e racconta la svolta voluta di Papa Bergoglio da un punto di vista unico: quello di chi ha avuto il compito di raccontarlo accompagnandolo nelle cerimonie, nelle udienze e nei viaggi.