Passione mondiale
Eco della Storia
Nel 2014 in occasione dei campionati di Brasile, Eco della Storia ha dedicato una puntata alla storia dei mondiali di calcio, dal titolo Passione Mondiale.
Gianni Riotta dialoga con Dino Zoff, ex calciatore e portiere dell’Italia campione del mondo nel 1982, con il giornalista Maurizio Crosetti e lo storico Paolo Colombo, alla ricerca degli aneddoti più avvincenti e curiosi sulla storia del calcio italiano, per spiegare quanto il costume italiano sia figlio della memoria condivisa creatasi durante le partite di quella competizione.
Dai mondiali del 1934, apoteosi del regime fascista, che li organizza in Italia e che sono vinti dalla squadra del nazionalista Pozzo, fino alla Corea del 1966, fatale approdo del mondiale inglese negli anni del beat, che crea per il nostro paese un vero e proprio modo di dire.
Il viaggio prosegue con Messico 1970, con la partita del secolo Italia-Germania, e fa rotta sul contestato mondiale del 1978, quando ad organizzare il torneo fu l’Argentina del regime di Videla. Fino ad arrivare alla notti magiche di Italia '90, frutto di emozione e passione, ma col retrogusto amaro degli sprechi per la costruzione degli stadi e le opere mai terminate, che fecero aumentare la delusione sportiva per il terzo posto dell’Italia, sconfitta ai rigori in semifinale dall’Argentina.
Per gli italiani, però, l’immagine più viva nella memoria resta sempre quella del Presidente Sandro Pertini al Bernabeu di Madrid, quando gli azzurri di Bearzot vincono il mondiale del 1982.
Un trionfo che fece da traino all’Italia che usciva dagli anni di piombo e riportò idealmente il paese nel benessere, con Pertini che giocò a carte in aereo con Causio, Bearzot e Zoff. Quest'ultimo ancora oggi racconta a Eco della Storia l’errore del Presidente nella storica partita a scopone.