Pier Paolo Pasolini

Il suo sguardo sull'Italia

Lo sguardo di Pier Paolo Pasolini accompagna tre decenni della storia d’Italia, dal Dopoguerra alla prima metà degli anni Settanta. Quello del regista è un punto di vista che già dal suo affiorare, negli anni della giovinezza trascorsi a Casarsa del Friuli, appare  controcorrente e spiazzante. È quel modello di civiltà contadina friulana, ingenuo ed essenziale che farà da perno al suo percorso artistico e intellettuale. Un mondo semplice e vitale che Pasolini ritroverà nelle borgate romane degli anni Cinquanta.

Lo sguardo di Pier Paolo Pasolini accompagna tre decenni della storia d’Italia, dal Dopoguerra alla prima metà degli anni Settanta

Una civiltà che va però scomparendo, con i suoi tratti particolari e originali, che lo scrittore mette in contrapposizione al nuovo sistema di valori del consumismo, dell’omologazione, che dai primi anni Sessanta si sta affermando in Italia senza incontrare ostacoli, nella politica come nella cultura. Con le sue poesie, il suo cinema, gli articoli e gli interventi pubblici Pier Paolo Pasolini conduce una battaglia disperata, che sa che non può vincere. Ma che combatte fino alla fine, fulminea e tragica.